La primavera che si vive dal balcone,
ecco un sito per mappare le fioriture

La primavera che si vive dal balcone, ecco un sito per mappare le fioriture
di Riccardo Gasperini
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Sabato 25 Aprile 2020, 13:31

PERUGIA -  Le restrizioni per l’emergenza coronavirus non consentono di vivere appieno la prima fase della primavera passeggiando nei parchi o nei boschi, ma proprio mentre è in corso la fioritura degli alberi spunta una iniziativa che consente, seppure dal balcone o dal giardino di casa, di seguire e in qualche modo fare parte del momento. Lo spunto arriva da una iniziativa nata nell’ambito del progetto europeo Life Clivut - Climate Value of Urban Trees, di cui è capofila il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia. Per la fase di restrizioni è stato costruito un sito per la rilevazione degli alberi e il loro monitoraggio da casa. Lo slogan racconta tutto: resto a casa ma non rinuncio alla primavera, me la faccio raccontare dagli alberi.

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Come? Inviando foto grazie all’interazione tramite la piattaforma https://www.lifeclivutspringames.education/. Aperta a tutti, ha raccolto per prime alcune immagini dalla città. Ci sono, fra le altre, anche scorci di via del Coppetta o dettagli da via Pompili nel portale che presenta contenuti scientifici sugli alberi, il verde urbano ed i loro benefici ambientali e climatici, attraverso giochi, video e news.

L’OBIETTIVO La finalità è quella di far documentare ai cittadini di ogni età, attraverso fotografie e video, le diverse fasi vegetative e riproduttive degli alberi che hanno accanto a casa o che possono vedere dalla finestra o dal balcone facendone un rapido riconoscimento attraverso un apposito percorso guidato. «Il risultato - spiegano i promotori - sarà una mappa delle fioriture in città e la possibilità di vedere cosa sta accadendo nei giardini e nei parchi che siamo soliti frequentare attraverso le foto di chi vi abita vicino». Ma se un beneficio c’è per chi non può uscire di casa, il materiale che verrà raccolto diventerà prezioso per chi è chiamato a compiere studi nell’ambito del progetto. Per il progetto Life Clivut infatti le fotografie e i dati che saranno inviati dai cittadini «costituiscono un vero e proprio patrimonio per monitorare, attraverso le piante, il cambiamento climatico e migliorare la conoscenza della biodiversità dell’ecosistema urbano».

L’INTERAZIONE Il nuovo sbocco del progetto permetterà inoltre ai cittadini di interagire con esperti, scoprendo aspetti delle piante che prima non si conoscevano. «Esperti botanici e dei cambiamenti climatici del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università risponderanno ai quesiti dei cittadini e offriranno un supporto alle scuole che vogliono introdurre il tema del ruolo delle foreste urbane per la mitigazione dei cambiamenti climatici nei loro corsi». Per i più curiosi, il sito è strumento di approfondimento sul tema.

C’è, fra le altre cose, la possibilità di scaricare anche un manuale fenologico. Partner del progetto Life Clivut, oltre al Dica dell’Ateneo perugino, sono i Comuni di Perugia e Bologna, Aristotele University of Thessaloniky, Istituto Superior de Gestao e Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale di Assisi.

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