IL BLOCCO
I bene informati raccontano che il tono dell’uscita poteva essere anche più duro, ma poi dopo un ultimo giro di consultazioni è uscita la soluzione soft. Anche sulla base del fatto che le regioni a guida centrodestra possono vantare una situazione omogenea sugli indicatori per le riaperture.
L’uscita dei dieci presidenti di regione con l’aggiunta del presidente della Provincia autonoma di Trento, un effetto lo ha avuto nel giro di poche ore. Per oggi pomeriggio alle 18 è convocata la Conferenza Stato-Regioni. Incontro molto politico anticipano i bene informati in cui il confronto potrebbe essere anche teso. Ecco perché le regioni che ieri hanno alzato la voce tengono in canna l’ordinanza.
LA RISPOSTA
Il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, para e risponde. Cercando di non chiudere il dialogo che c’è stato nelle scorse settimane e in cui l’Umbria si è distinta per equilibrio. Boccia annuncia: «Dal 18 ci sarà una nuova fase, che porterà a una differenziazione territoriale. Noi stiamo lavorando per far ripartire questa differenziazione territoriale dal 18 maggio - aggiunge -: potranno riaprire gran parte delle attività economiche», ma «non possiamo far ripartire attività senza protocolli di sicurezza». Cioè servono le indicazioni dell’Inail.
IL PIANO
Con il 18 che diventa, in ogni caso, il d-day, l’Umbria potrebbe decidere di fare un passo più lungo del previsto. E di unire due riaperture pesanti, cioè mettere insieme negozi al dettaglio con barbieri e parrucchieri, oltre a bar e ristoranti. L’ipotesi è sul tappeto di palazzo Donini. Anche se potrebbe, al di là dei toni del confronto con il Governo, uscirci una soluzione più soft con i bar che insieme alle altre attività che aprono il 18 e i ristoranti che restano sul 25 insieme ai centri estetici.
Intanto sulla querelle delle riaperture, si muove il presidente del consiglio regionale, Marco Squarta (Fratelli d’Italia). «Auspico- dice Squarta in una breve nota- che il governo accolga le richieste dei presidenti di Regione di centrodestra per avere garanzie a proposito delle riaperture delle attività economiche».
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