Covid-19, contro la terza ondata terapie intensive nei prefabbricati

Come saranno i moduli delle terapie intensive prefrabbricate
di Luca Benedetti
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Venerdì 8 Gennaio 2021, 09:30

PERUGIA  - Arriveranno, entro il 20 febbraio, a 183 i posti di terapia intensiva negli ospedali dell’Umbria. In attesa anche dei dodici presenti nell’ospedale da campo regionale.
Nel piano che serve a contrastare il rischio della terza ondata Covid-19, entrano anche 44 posti in quadro moduli prefabbricati che saranno posizionati a ridosso degli ospedale di Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello. La dotazione arriva direttamente dal Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri per una spesa a carico dello stato di 8,2 milioni di euro.
Entro il 24 febbraio le quattro strutture saranno tutte operative con questa tempistica: il 19 febbraio a Perugia e Terni ed il 24 a Foligno e Città di Castello. A Perugia i posti in container di terapia intensiva saranno dieci come a Città di Castello, dodici ciascuno a Terni e Foligno. I lavori sul posto inzieranno tra il 20 e il 25 gennaio. L’intervento di Perugia costerà 1,8 milioni di euro, quello di Terni 2,4, quello di Foligno 2 e quello d Città di Castello 1,8.
I quattro moduli prefabbricati cambiano il piano di salvaguardia stilato con la collaborazione di Guido Bertolaso perché i posti letto di area critica che dovevano essere realizzati all’ospedale di Terni verranno sostituiti dal modulo prefabbricato e la donazione della Fondazione Carit verrà utilizzata per altri interventi.
I 44 posti letto per terapia intensiva costituiscono «una risorsa fondamentale- ha spiegato la presidente Donatella Tesei on videoconferenza con il commissario straordinario Domenico Arcuri, l’assessore alla Salute Luca Coletto e il dg della Sanità regionale Claudio Dario- nel caso di una terza ondata pandemica e che consentirà di alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere».
«Abbiamo così superato-ha detto la presidente Tesei-i 127 posti previsti dal piano di rilancio e lavorato, nonostante l’uscita anticipata dalla fase 2, per l’implementazione di quello di salvaguardia con l’incremento delle terapie intensive». «L’Umbria- ha aggiunto la governatrice-è una regione che ha saputo resistere all’attacco feroce della seconda ondata della pandemia Covid e la chiave è stata la capacità di risposta dimostrata». «Potevamo già affrontare la fase 3 - ha spiegato la presidente-contando su 157 posti di terapia intensiva attualmente disponibili, però poi c’è stata la possibilità di negoziare con il commissario Arcuri, che per questo ringraziamo, la realizzazione, tra le prime regioni in Italia, di questi quattro moduli prefabbricati».
L’Umbria, come ha ricordato l’assessore Coletto poteva contare, a inizio pandemia, su 59 posti letto di terapia intensiva.
I 44 posti in più nei container serviranno per mettere, con ha spiegato il dg Claudio Dario, l’attuazione Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che prevede interventi per 25 milioni di euro in Pronto Soccorso con la separazione di percorsi, nelle terapie intensive e sub intensive in modo che l’Umbria, alla fine degli interventi (48 mesi solo per la progettazione già assegnata), avrò a disposizione altri 57 posti di terapia intensiva e 61 di sub intensiva strutturati. Per il personale che lavorerà nei nuovi 44 posti, le aziende stanno realizzando i bandi, soprattutto per reclutare anestesisti. Se sarà necessario si attiveranno convenzioni anche con medici stranieri e pensionati.

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