Coronavirus, per tornare al cinema spunta l'idea dei Drive in

Coronavirus, per tornare al cinema spunta l'idea dei Drive in
di Lorenzo Pulcioni
2 Minuti di Lettura
Venerdì 17 Aprile 2020, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 14:03

Incoraggiare le arene all'aperto e riscoprire i drive-in per contrastare la chiusura delle sale cinematrografiche. E' successo negli Stati Uniti ma l'idea piace anche a Terni. In un cittadina del Texas il circuito di sale più importante del paese ha improvvisato un drive-in nel parcheggio del cinema ed è stato un successo clamoroso. Se distanziamenti e misure di sicurezza complicano la riapertura delle sale, l'idea del presidente di Anica, l'ex sindaco di Roma Francesco Rutelli, presentata all'Anci è proprio quella di aumentare le arene all'aperto e riscoprire i drive-in con spazi adeguati per le automobili di oggi.

Coronavirus: morto Hunter, campione del mondo con l'Inghilterra nel 1966

L'idea solletica il palato anche a Terni, vista la disponibilità di luoghi come il parcheggio dello Staino o anche i Campacci a Marmore. «L'idea del drive-in può essere perseguita - dice Alessandra Caraffa, coordinatore del Caos della cooperativa Macchine Celibi che da dicembre scorso gestisce il centro arti opificio siri - la città sconta la chiusura dei cinema e la carenza di offerta si sente. Rivedere le modalità di fruizione potrebbe essere interessante. Vanno valutate le risorse e anche la fattibilità, ma il pubblico potrebbe recepire questa novità».

La cultura cinematografica va sostenuta e oggettivamente la sala è sempre meno fruibile: «Le prime notizie che arrivano sugli eventi all'aperto - dice - sono sconfortanti perchè scaglionare le presenze significa minor sostenibilità».
 



La proposta punta a tenere in piedi un comparto che nel 2019 in tutta Italia ha staccato oltre 100 milioni di biglietti, partendo benissimo (+20%) anche a inizio 2020, per poi registrare una fortissima crisi di esercenti e distributori con il lockdown. Michele Castellani, un'istituzione nel settore, lascerà a giugno la gestione del Cityplex dopo cinque anni: Le case di distribuzione sono ferme, l'ultimo film in uscita era quello di Verdone ma è stato bloccato. Il drive-in potrebbe essere un'idea ma servono film validi ed in tutto il mondo l'industria è ferma. La risposta potrebbe essere nelle arene all'aperto, ma anche lì bisognerà stare distanziati e indossare guanti e mascherine. In questo momento abbiamo bisogno di risposte chiare e meno burocrazia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA