Contro la violenza sulle donne una panchina rossa davanti alla Camera del Lavoro di Terni

Contro la violenza sulle donne una panchina rossa davanti alla Camera del Lavoro di Terni
di Aurora Provantini
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Martedì 24 Novembre 2020, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 25 Novembre, 14:02

Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, un filo rosso partirà da Terni. Il 2020 è un anno in cui non ci potranno essere cortei, incontri o presidi. «Sarà una giornata molto diversa da quelle a cui siamo abituate e abituati - annuncia Barbara Silvestrini, responsabile del coordinamento donne della Cgil -  ma non possiamo assolutamente rinunciare a tenere viva l'attenzione su questa emergenza». La Cgil dell’Umbria, insieme alle Camere del Lavoro di Terni e di Perugia, organizza due appuntamenti nel rispetto delle norme di sicurezza, evitando assembramenti. A Terni, alle ore 15.00, si terrà l’inaugurazione della Panchina Rossa, che verrà  posta vicino all’ingresso della Camera del Lavoro in via San Procolo. Durante la cerimonia verrà letto il monologo di  Paola Cortellesi sull’importanza del linguaggio che spesso genera pensieri pericolosi. «La panchina rossa davanti la Camera del Lavoro, proprio perché il lavoro deventa strumento di libertà e di autodeterminazione per tante donne», spiega Barbara Silvestrini.  A Perugia, alle ore 16.00, nel piazzale antistante la Cgil si terrà invece un flash mob, con la lettura dello stesso monologo a più voci.
«In questo tempo  è quanto mai necessario, non solo celebrare questa giornata, ma soprattutto fare in modo che non si trasformi in un appuntamento rituale - afferma Barbara Mischianti, della segreteria Cgil dell’Umbria - ma che porti ad assumere in tutte e tutti noi una nuova consapevolezza, in grado di portare un vero cambiamento nel nostro agire quotidiano. Siamo chiamate, come persone e come organizzazione, ad impegnarci a contrastare la violenza sulle donne in ogni sua forma, da quella fisica a quella psicologica, da quella verbale a quella economica, fino all’attuale terribile pratica del revenge-porn. Il nostro impegno deve essere in primo luogo quello di saper riconoscere la violenza e poi contrastarla con gli strumenti che abbiamo a disposizione».

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