All'appello mancano ancora 350 mila euro. Molta strada è stata fatta, visto che tra risparmi e maggiori ricavi, l'assessore al bilancio Fabrizio Dominici ha recuperato quasi sei milioni di euro. Il tassello che manca per completare il mosaico, però, potrebbe far cadere un tabù: mettere mano alla spesa del personale. Previsioni di spesa alla mano, basterebbe un giorno di solidarietà al mese a rotazione tra tutti i 750 dipendenti comunali per far risparmiare al Comune 270mila euro l'anno. I 350 mila euro si raggiungerebbero mettendo mano anche ai premi assegnati ai dirigenti. Una piccola rivoluzione nella gestione del personale che seguirebbe la rotta tracciata dalla Riforma Bongiorno, che presto vedrà la luce. L'alternativa, nella forma più classica delle politiche economiche, è trovare i 350mila euro che mancano con tagli che andranno ad interessare tutti gli assessorati. La Giunta, insomma, si trova davanti ad un bivio, far cadere o no il tabù personale. Intanto, si fanno i conti delle risorse che entreranno in cassa dopo il via libera a tre delibere che ricalibrano il rapporto tra Palazzo Spada e le partecipate Farmacia Terni e Terni Reti. Dagli affitti che l'ex Asfm dovrà versare per la prima volta al Comune per l'utilizzo di locali comunali (palazzo Falchi, farmacia Falchi e farmacia Ospedale), Palazzo Spada incasserà 90 mila euro l'anno. Il canone concessorio dell'Aviosuperfice che Terni Reti verserà al Comune si aggira sui 200mila euro l'anno, mentre dal parcheggio di San Francesco, Palazzo Spada incasserà sui 400 mila euro l'anno. Mai i conti si fanno alla fine. E prima c'è da decidere se tagliare o no la spesa del personale.
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