Concorsopoli, nel mirino
gli stipendi degli assunti

Concorsopoli, nel mirino gli stipendi degli assunti
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Domenica 28 Aprile 2019, 17:29
PERUGIA - Nel silenzio di un’inchiesta rumorosa, non solo perché parlare troppo è stato decisivo per le accuse messe insieme dalla Procura della Repubblica, si muove la Corte dei Conti. Negli ultimi giorni della sua presenza in Umbria, prima del trasferimento in Abruzzo, il capo procuratore della Corte dei Conti, Antonio Giuseppone, ha messo l’occhio su tutto quello che è sanità e favori per concorsopoli e dintorni.

L’apertura di un fascicolo potrebbe essere l’eredità che il procuratore che andrà a guidare la Procura contabile in Abruzzo, lascia al suo successore. Se la partita del danno all’immagine della pubblica amministrazione è difficile da giocare perché c’è da attendere l’esito finale di un’eventuale condanna penale per gli attuali indagati (che prima devono andare a processo), il succo di un accertamento contabile è legato ai concorsi con la spintarella e ai benefici ottenuti e al danno fatto alle casse dell’Azienda ospedaliera. Certo è che il focus è acceso da quando il 12 aprile è scattato il blitz della guardia di finanza che ha cambiato non solo il destino della giunta regionale e per il Pd, e l’indagine è, di fatto, dietro l’angolo.

IL SISTEMA
Elementi che del resto permeano tutta l’indagine condotta dalla guardia di finanza sotto il coordinamento del procuratore capo Luigi De Ficchy e dei sostituti Mario Formisano e Paolo Abbritti. Tra le centinaia di carte in cui si sostanzia l’inchiesta, c’è un elemento, un concetto che esprime il direttore generale Emilio Duca nel corso di un colloquio con Fabio Gori (direttore della struttura complessa di Anestesia e Rianimazione I e anche lui fra i primi 35 indagati dell’inchiesta) parlando di «stabilizzazione impropria». L’ambito è quello del concorso per otto posti a tempo indeterminato ad anestesia e rianimazione. Duca, che con una candidata ha già detto che «il concorso è un concorso però poiché dobbiamo recuperare alcune situazioni...»), espone «la sua politica sul personale dovuta al fatto che, dalla sua assunzione dell’incarico di direttore generale, si è trovato nella situazione di dover sistemare numerose situazioni di personale a tempo determinato» scrivono i pm nella richiesta di rinvio a giudizio.

Quando fai i contratti a tempo determinato tu sai come funziona no? C’hai un colloquio che ti consente di disporre di sei punti, da quattordici a venti, e i titoli. Spesso sono giovani, la differenza dei titoli è un punto due punti, quindi col colloquio ti giochi chi ti pare. Dopodiché ti capita pure... che tra sanatorie e condoni basta che c’hai avuto c... - si legge nell’intercettazione - perché tu capito che io c’ho ventinove medici da poter stabilizzare che potrebbero non essere i più bravi ma che c’hanno avuto il c... di avere appunto la capacità di entrare attraverso un colloquio dove Gori (fa un esempio, ndr) gli stava amico e quindi gli ha dato venti, a quell’altro gli ha dato sedici… e quello magari è tre volte più bravo ma l’ha inc.... Adesso quello ancora sta in giro a fa i concorsi, il sedici, e il venti non deve fa manco il concorso adesso quando esce l’avviso mio si stabilizza perché io purtroppo non posso fare diversamente…».
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