Concorsi Unistranieri, Osservatorio: «Attendiamo una risposta dalla rettrice»

Concorsi Unistranieri, Osservatorio: «Attendiamo una risposta dalla rettrice»
di Federico Fabrizi
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Mercoledì 19 Febbraio 2020, 13:43 - Ultimo aggiornamento: 13:44

PERUGIA  - «Attendiamo una risposta in questi giorni dal rettore dell’Università per Stranieri Giuliana Greco Bolli, per ora non è arrivato nulla...», racconta Marco Federici, presidente dell’Osservatorio indipendente per i concorsi universitari.
Giovedì 20 febbraio scadono i termini per la presentazione delle candidature ai quattro concorsi banditi dall’Università per Stranieri: Glottologia e linguistica, Storia contemporanea, Scienza politica e Letteratura italiana. L’Osservatorio indipendente per i concorsi universitari ha rimarcato come la stesura dei bandi rischi di restringere eccessivamente la selezione a favore di chi abbia già insegnato in enti quali la Stranieri, da qui la richiesta al rettore di ritirare in autotutela quei concorsi e la segnalazione “per conoscenza” inviata anche alla Procura della Repubblica di Perugia, all’Anac e al ministro dell’Università. «Riceviamo molte segnalazioni che valutiamo e approfondiamo – racconta il presidente dell’Osservatorio, Marco Federici – a Bologna, Palermo e Messina siamo riusciti a far ritirare alcuni bandi, nel caso di Perugia ci sono arrivate circa una decina di segnalazioni: sono tante. Oltre ai rilievi che abbiamo riportato nella nota rispetto al rischio di una “profilazione” dei candidati, c’è stato fatto notare come la situazione del bilancio d’ateneo sia da tenere sotto controllo... ora vedremo come intenderà agire il rettore, poi valuteremo come muoverci».
Almeno due i rilievi mossi sui bandi preparati alla Gallenga: il riferimento alla «internazionalizzazione» del prof da selezionare «con una componente significativa di destinatari non italiani» e «una pratica di gestione del sistema universitario maturata con la copertura di incarichi istituzionali». Per chi s’è messo a studiare quei concorsi, tenendo a fronte la legge 240 del 2010 e la Carta europea dei ricercatori, messi giù così i bandi potrebbero rischiare di sbarrare la strada ingiustamente a bravi linguisti o bravi storici, magari in arrivo da fuori Perugia. Ci sono buone possibilità che la partita finisca in tribunale.

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