Concorsi per Umbria Digitale, i dubbi della politica e l'attenzione della guardia di finanza

Concorsi per Umbria Digitale, i dubbi della politica e l'attenzione della guardia di finanza
di Egle Priolo
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 08:30

PERUGIA - Diciassette concorsi per un totale di trentasei posti a tempo indeterminato. Sono quelli indetti pochi mesi fa da Umbria digitale scarl e su cui si è posata la lente della guardia di finanza, alla ricerca di eventuali irregolarità. Irregolarità presunte da due interrogazioni presentate alla giunta regionale dal Partito democratico e dal Movimento 5 Stelle, che hanno sottoposto a palazzo Donini alcuni quesiti sui bandi. Bandi indetti a ottobre scorso, con le prove concluse tutte alla fine di dicembre, proprio a ridosso dell'incorporazione nella società PuntoZero scarl di Umbria Digitale e Umbria Salute, operativa dal primo gennaio.

Nell'ultima interrogazione firmata dal consigliere regionale Simona Meloni, ad esempio, si sottolinea come «a fronte di una selezione aperta per 36 posizioni a tempo indeterminato, appare anomalo che abbiano partecipato solo poche unità di candidati per ogni singola procedura e che, inoltre, alcuni di essi erano già assunti a tempo determinato presso la stessa società consortile».

Sollevati poi alcuni dubbi sui requisiti, come la laurea specialistica richiesta per alcuni profili a ottobre sia diventata un semplice diploma a novembre, o «la patente di guida di tipo B annoverata, al pari di una laurea specialistica, tra i requisiti specifici». O ancora, la «scarsa partecipazione a detta selezione, pari a solo 9 candidati», nonostante il titolo di studio richiesto alla portata di molti e la «genericità dei requisiti specifici», che fanno ipotizzare una scarsa pubblicità dei bandi, a cui hanno partecipato diversi dipendenti (a tempo determinato) della vecchia società consortile a totale partecipazione pubblica. Tutti aspetti che la guardia di finanza ha deciso di vagliare, procedendo con una richiesta di atti già avanzata a palazzo Donini. Una mera richiesta di documenti, carte e bandi, al momento, per smentire o confermare i dubbi della politica.

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