La signora è appena scesa dall’auto parcheggiata dietro la curva, davanti al palazzo dell’Inpdap in via Mancini. La donna non si è curata nemmeno di tirare su il finestrino che resta spalancato. In pratica è come se l’auto comunale fosse stata lasciata aperta. Le chiavi, almeno quelle, finiscono nella borsetta della signora che si dirige verso un noto wine-bar del centro, giusto a due passi da dove ha parcheggiato.
Entra e si serve al bancone del self service prima di raggiungere al tavolo altri colleghi del Comune, tra cui un dirigente ed un assessore. Il pasto si consuma con calma, tanto lamacchina a chi dà fastidio
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