Comune di Perugia, nuova organizzazione: meno dirigenti

Comune di Perugia, nuova organizzazione: meno dirigenti
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Martedì 28 Gennaio 2020, 18:14
PERUGIA - Più numeri che nomi. Perché, il riassetto organizzativo del Comune, varato lunedì pomeriggio sul filo di lana dalla giunta Romizi, farà scendere i graduati (super e un po’ meno super) dai 35 ereditati dalla giunta Boccali ai 21 di quando il riassetto firmato dall’assessore al Personale Luca Merli andrà a regime. Un riassetto che per palazzo dei Priori avrà un obiettivo di lungo periodo al di là dei tre anni degli incarichi assegnati ai singoli protagonisti. I nomi dicono che l’assetto dei dirigenti d’area vede in campo Moriconi, Migliarini, De Paolis, Piro e Becchetti. Conferma ancher per il segretario generale Francesca Vichi Nel pacchetto delle strutture organizzative, conferme per Rosi Bonci, Cesarini (vice segreterio), Zeetti e Caponi. Confermato anche il mobility manager Naldini. Rumors dicono, fino a che con l’estate non approdi i regione alla corte della presidente Tesei. Una delle novità più importanti è la cancellazione della struttura operativa Sviluppo economico che dal primo maggio sarà soppressa. Le competenze passeranno all’area Servizi alle imprese che comprenderà anche le Attività culturali e Turismo. La Cultura avrà un dirigente e diventerà unità a se stante rispetto all’Area servizi alla persona nella quale al momento è ricompresa, andando ad affiancare il Turismo e i servizi alle imprese.
Il piano prevede concorsi per quattro posti da dirigente in base al piano pensionamenti. Per evitare buchi di operatività verranno pubblicati avvisi in base al famoso articolo 110 per incarichi a tempo determinato: 2 di area tecnica, 1 contabile e 1 amministrativo. Tra le dirigenze da mettere a concorso quella dell’anagrafe.
«Questa riorganizzazione - speiga l’assessore Merli - si pone due obiettivi, di fondo: da un lato il miglioramento e l’ottimizzazione dei servizi al cittadino da parte dell’amministrazione, dall’altro, ha una funzione propedeutica ai cambiamenti che interverranno nel corso dell’anno, a causa dei futuri congedi. Per come è stato impostato il nuovo modello organizzativo, infatti, saremo in grado di operare la sostituzione di chi sarà posto in congedo, senza intervenire con ulteriori variazioni». «Le competenze tecniche - ha aggiunto - per le quali adesso c’è una commistione che rende difficile anche il lavoro stesso degli uffici, saranno suddivise in un’area Opere pubbliche, appunto, che comprende le unità puramente operative, compresa la Protezione Civile, e un’area Governo del territorio, che invece riguarderà la parte progettuale e di sviluppo».
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