Oro che scotta e procedure fuorilegge
chiusi due compro oro

Oro che scotta e procedure fuorilegge chiusi due compro oro
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Domenica 16 Febbraio 2014, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 12:22
PERUGIA - Giro di vite nei confronti dei compro oro cittadini e dei loro gestori. Controlli straordinari disposti dal questore Carmelo Gugliotta e attuati dalla Divisione polizia amministrativa, diretta da Letizia Tomaselli: risultato, due attivit sospese con possibilit di revoca della licenza.



Non solo controllo che le attivitá in questione rispettino le leggi in fatto di tempi e modi di acquisto, registrazione e fusione dell'oro, ma anche verifica se i compro iro possano diventare deposito e crocevia di oggeti in oro rubati: e di solito, quando le procedure non sono regolarissime, è possibile che ci si possa trovare di fronte a preziosi che scottano.



Di certo, gli agenti diretti dal Letizia Tomaselli hanno riscontrato procedure fuorilegge adottate dai due gestori. ​In un caso, il titolare di un esercizio della zona della Pallotta, 35enne, contravvenendo alla normativa in materia, dopo aver ritirato preziosi in oro da un cliente, li ha trasferiti per la “fusione” prima dei 10 giorni previsti; l’obbligo di custodia è imposto proprio per consentire le dovute verifiche sulla provenienza dei preziosi, con finalità di prevenzione dei reati di particolare gravità quali la ricettazione ed il riciclaggio.



​Nell’altro caso la titolare di un esercizio di Ponte San Giovanni, una 45enne perugina, dopo aver ritirato una collana in oro ha omesso di provvedere alla registrazione dell’operazione, e non ha identificato il cliente; l’obbligo di registrazione di ogni operazione è imposto proprio per consentire la “tracciabilità” di ogni oggetto e del suo possessore.
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