Complanare di Orvieto, sì alla variante del piano regolatore per il secondo stralcio. Si apre la fase progettuale sul nuovo tracciato

Complanare di Orvieto, sì alla variante del piano regolatore per il secondo stralcio. Si apre la fase progettuale sul nuovo tracciato
di M.R.
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Mercoledì 1 Dicembre 2021, 20:52

L’adozione della variante parziale al Piano Regolatore Generale / parte strutturale e parte operativa, per l’introduzione del nuovo tracciato del secondo stralcio della Complanare di Orvieto è stata votata a maggioranza nel consiglio comunale del 30 novembre. 

Nella relazione introduttiva proposta al consiglio, il vice sindaco e assessore all’Urbanistica, Mario Angelo Mazzi, ha spiegato che «attualmente il tracciato è a ridosso dell’autostrada. Considerando che la distanza dalle arterie primarie come quelle definitive delle autostrade deve essere di 60 metri, il nuovo progetto prevede l’inserimento del secondo stralcio a 60 metri. Questo comporta che l’arteria è fuori dall’attuale Prg. Con la variante si approva quindi una fascia di inserimento del secondo stralcio della complanare a una distanza di 60 metri dalla proprietà dell’autostrada. Questo comporta a livello paesaggistico un effetto di contrasto, per questo abbiamo inserito in variante una fascia molto larga che, qualora dovessimo ottenere dall’Anas una deroga, la striscia si potrebbe realizzare molto più in prossimità dell’autostrada.

Effettuate tutte le verifiche - ha spiegato Mazzi - in sede di commissione edilizia tutti gli esperti hanno dato il loro parere. In fase di progettazione verranno imposte altre verifiche comprese quelle idrauliche. E’ previsto che nella prima zona che attraversa l’area di Piano di assetto idrogeologico si continui con una sopraelevata a quota più bassa per poi tornare al piano di campagna. Attualmente il progettista ha inserito una variazione rispetto alla viabilità per rispettare alcune aree di pregio e coltivazioni di terreni

Dico questo – ha proseguito - perché ciò è determinante per spiegare tale operazione. Come Alta Scuola, su indirizzo dell’Autorità di Bacino del Tevere, abbiamo avviato uno studio per l’importo di 2 mln di euro, che consentirà entro la fine dell’anno di affidare ad uno studio di progettazione la verifica della situazione del Paglia. L’inserimento di questa complanare quindi, si inserisce in un complesso di trasformazione dell’area del Paglia. Il nuovo tracciato è dunque diverso da quello presente nel vigente Prg ed è quindi necessario approvare una variante allo scopo di rendere la nuova previsione del 2° stralcio funzionale della Complanare, conforme allo strumento urbanistico del Piano Regolatore».

Ampio in dibattito che ha visto protagonisti i consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza che, in particolare,  hanno espresso da più parti perplessità e necessità di valutare meglio la situazione per poter esprimere un voto maggiormente consapevole.

«Dobbiamo presentare un progetto fattibile e sostenibile alle istituzioni che finanziano e alle amministrazioni che eventualmente derogano - ha spiegato ancora Mazzi - quindi occorre partire con un progetto sostenibile e andare avanti con la sua realizzazione nel rispetto delle scadenze che ci vengono date per non perdere i finanziamenti, ma contemporaneamente percorrere tutte le strade possibili per realizzare il progetto, in fase esecutiva, nel modo più compatibile con il territorio. Questo si può fare con un progetto spendibile. Ecco perché non si può rischiare di perdere il supporto economico, l’obbligo che ci è stato dato è che sia procedibile. La variante permette di avvicinarsi il più possibile alla soluzione iniziale e ci consente comunque di realizzare l’opera. Il secondo casello non è stato praticabile per lo stesso motivo per cui è stato realizzato il primo, messo vicino ad una arteria di secondo grado. Si dovrebbe infatti reimpostare tutta la viabilità secondaria non adeguata a ricevere i flussi dell’autostrada. Per il secondo stralcio della complanare non c’è dubbio che si debba procedere nel rispetto delle modifiche che si possono attuare per rendere l’arteria più compatibile con le strutture preesistenti. Dobbiamo metterci nella condizione che comunque il secondo stralcio si può fare cercando di farlo nelle condizioni più ideali».

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