Compie 90 anni la biblioteca "Luigi Fumi" di Orvieto

Compie 90 anni la biblioteca "Luigi Fumi" di Orvieto
di Monica Riccio
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Giovedì 28 Ottobre 2021, 18:32

Era il 28 ottobre 1931 quando, a seguito della generosa donazione di Luigi Fumi, il patrimonio librario accumulato nel corso del tempo dal comune di Orvieto fu messo a disposizione della cittadinanza con l'istituzione della biblioteca.

Compie oggi, giovedì 28 ottobre 2021, 90 anni la Biblioteca "Luigi Fumi" di Orvieto, custode di uno dei più importanti patrimoni librari storici della provincia di Terni. 

Il patrimonio storico della Fumi comprende oltre 50.000 volumi fra cui circa 1100 manoscritti su pergamena e su carta; 123 incunaboli (prime edizioni a stampa dal 1450 fino al 1500); 3000 cinquecentine (edizioni del XVI secolo); stampe, disegni, incisioni, carte geografiche, foto, francobolli; una collezione di circa 2550 autografi; carte topografiche e vedute di Orvieto e circondario.

Il nucleo originario si costituì nella seconda metà del 1800, in seguito allo scioglimento delle congregazioni religiose - presenti in gran numero sul territorio - e al conseguente passaggio delle ricche biblioteche conventuali alla proprietà del comune.

Nel corso degli anni, il materiale subì numerosi spostamenti e lunghe giacenze in locali provvisori, dove polvere, umidità e persino un allagamento danneggiarono i volumi, tanto da provocare lo scontento della cittadinanza, la quale - alla fine della Prima Guerra Mondiale - chiese al comune di assegnare alla raccolta una sede definitiva, che assicurasse al prezioso materiale adeguate condizioni di conservazione.

La svolta decisiva non arrivò prima del 1921, quando l’illustre studioso orvietano Luigi Fumi fu fautore di un’importante donazione libraria al Comune: questo evento diede il via al percorso di creazione di una vera e propria biblioteca comunale, dotata sia di libri antichi che moderni. Il gesto di Fumi ebbe l'effetto di diffondere entusiasmo e fermento intellettuale nella città: nella sua idea, infatti, la biblioteca avrebbe dovuto essere un luogo pubblico deputato alla circolazione delle informazioni e alla formazione permanente dei cittadini, senza distinzione di classe sociale. Fu proprio grazie alla valenza culturale innovativa della sua donazione che il comune prese finalmente la decisione di dare collocazione e finalità pubbliche alla raccolta libraria da tempo trascurata: il 28 ottobre 1931 la Biblioteca venne inaugurata e intitolata a Luigi Fumi.

Negli anni successivi altri illustri cittadini seguirono l'esempio di Fumi, donando le proprie collezioni private alla biblioteca ed ampliandone in questo modo il patrimonio; ricordiamo in particolare il bibliofilo Domenico Tordi, che nel 1932 donò circa 30.000 volumi, tra i quali pezzi antichi e di pregio che tuttora arricchiscono l'archivio storico.

A cavallo tra gli anni '70 e '80 cominciò a risultare evidente l’incapacità della sede di contenere un patrimonio in continua crescita. Contestualmente, proprio a causa della mancanza di spazi all’interno dei locali della prima sede e alla sensibilità dell’amministrazione sui temi dell’educazione e della cultura, vennero aperte tre sezioni distaccate destinate ai ragazzi, collocate sia nel centro storico che nella periferia; prototipi di quella che, qualche anno dopo, sarebbe diventata la biblioteca ragazzi.

Negli anni ’90 venne infine individuata nell’ex convento di San Francesco la nuova sede per la biblioteca e, dopo un' impegnativa opera di ristrutturazione, il 28 febbraio 2009 venne finalmente inaugurata la Nuova Biblioteca Pubblica Luigi Fumi. L’intitolazione “Nuova Biblioteca Pubblica” al posto di “Biblioteca Comunale”, ha l'intenzione di conservare la memoria e assicurare la continuità col passato ma, al tempo stesso, individuare nell'appartenenza del servizio alla cittadinanza, piuttosto che all'ente gestore, la propria identità.

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