Col Covid, il 1416 va in diretta facebook

L'ingresso di Braccio Fortebracci a Perugia 1416
di Fabio Nucci
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Sabato 5 Settembre 2020, 23:48 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 01:05
PERUGIA - Il 1416 in diretta facebook. Non un anacronismo ma la dimensione cui la rievocazione che celebra l'entrata di Braccio Fortebracci in città si è dovuta piegare. Colpa di un'epidemia che a quel tempo si chiamava peste e oggi Covid-19. Così, cancellate le sfide "sportive"  tra i rioni e il grande corteo storico, l'attenzione dei cinque rioni perugini si è concentrata sulla realizzazione della docu-fiction Braccio 3.0 e l'allestimento degli eventi realizzati dal vivo e trasmessi in diretta streaming. A partire, questa sera (sabato), dal solenne ingresso, del condottiero dal Cassero di Porta Sant'Angelo. Introdotta la seconda edizione, la riproposizione dell'incontro tra Braccio e i cinque consoli in uno dei punti più belli della città si è rivelato uno dei momenti più riusciti della rievocazione. E in questa edizione "medievalweb" per i pochi che hanno potuto seguire in diretta le scene, la suggestione è stata ancora maggiore.
Partiti da San Matteo degli Armeni, Alexio-Braccio a cavallo il suo drappello, la Compagnia del Grifoncelli, alle 22:03 puntuali in diretta web si sono presentati appena fuori le mura della città, sotto il Cassero illuminato di rosso. Ad accoglierlo, i consoli Francesco Pinelli (Porta Sole), Franco Ivan Nucciarelli (Porta Sant'Angelo), Oscar Bigarini (Porta Santa Susanna), Stefano Cascianelli (Porta Eburnea) e Fausto Guglielmi (Porta San Pietro). Nelle loro parole, l'interpretazione della diffidenza verso Braccio ma anche della consapevolezza che una nuova era si stava aprendo per la città, ancora stremata dalla battaglia di Sant'Egidio.
L'assenza del pubblico ha restituito alla scena quasi un clima da set, col regista Stefano Venarucci a dirigere i gruppi di figuranti. "La suggestione del momento è stata riproposta in pieno - dice Teresa Severini, presidente dell'associazione Perugia 1416 - e Braccio coi Grifoncelli sono stati molto passionali. Le scene necessarie sono state girate senza persone ad assistere: un set da ripresa, non un evento pubblico concluso nella cornice estremamente suggestiva del tempio di Sant'Angelo con melodie e danze medievali. Uno spettacolo coinvolgente grazie anche ai rionali che, nonostante tutto, hanno garantito la loro presenza per rappresentare la scena". Sul prato del Tempio, ad accogliere il gruppo di figuranti, cantarine, musici e corpo di danza medievale di Porta Sole, ma ogni rione era rappresentato anche dai propri alfieri e capitani, ognuno vestito coi propri colori. "Ė stato fondamentale aver potuto rinverdire la tradizione con qualcosa di emozionante", aggiunge Venarucci. "Senza il pubblico, nei figuranti non c'era performance, hanno recitato come attori di fronte a una macchina da presa. Si è acceso uno spirito antico nel cuore di tutti i partecipanti".
L'edizione 2020 prosegue domani (domenica) con la consegna delle chiavi della città da parte dei tre "priori neri", due del nobile collegio della Mercanzia (Franco Ivan Nucciarelli e Giancarlo Barboni) e uno del nobile collegio del Cambio (Giulio Vicarelli di Saluzzo). A seguire, il capitano del rione che si è aggiudicato l'ultima edizione, Marco Gramaccia di Porta Santa Susanna, restituirà il collare del vincitore al Capitano del popolo (Rossano Felicetti) che lo custodirà fino alla prossima rievocazione, in programma dal 5 al 7 giugno 2021 "con tante cose nuove che speriamo di poter fare", annuncia Teresa Severini.
 
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