Clinica negata, ora la Ternana affila le armi e pensa al ricorso al Tar

Clinica negata, ora la Ternana affila le armi e pensa al ricorso al Tar
di Sergio Capotosti
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Lunedì 7 Novembre 2022, 08:03

Clinica negata, la Ternana affila le armi e si prepara al contrattacco, mentre il centrodestra va in frantumi con uno scaricabarile continuo che rimbalza tra Terni e Perugia. Oggi è prevista la pubblicazione della determina con la quale la Regione ha chiuso le porte in faccia al progetto ideato da patron Bandecchi. Un documento che il pacchetto di mischia di via della Bardesca (consulenti, avvocati, progettisti) passerà sotto la lente per capire quale sia la motivazione giuridica di quello che appare un diverso sì, o per dirla alla Bandecchi, una supercazzola.

Le mosse della Ternana si conosceranno nel dettaglio in settimana in occasione di una conferenza stampa, ma al momento il ricorso al Tar non è da escludere, anche se in questi giorni si sono messi in azione i pontieri per recuperare la questione almeno da un punto di vista politico. Altro aspetto da chiarire, il perché non sia stato stoppato subito l'iter se mancava la previsione di una clinica privata a Terni nel Psr (Piano sanitario regionale). Passaggio non da poco visto che di mezzo, oltre all'impegno economico della Ternana per portare avanti il progetto, c'è anche il voto del Consiglio comunale di Terni sull'interesse pubblico.
Se i nodi amministrativi si inizieranno a chiarire oggi con la lettura della determina, quelli politici restano a dir poco ingarbugliati.

L'assessore Coletto che prende le distanze dall'impegno della Regione sul riequilibrio regionale delle cliniche private (5 a Perugia e 0 a Terni), l'assessore Melasecche che punta il dito contro lo stesso Coletto («l'assessore alla salute poteva fare di più») e al tempo stesso chiama in causa direttamente la presidente Tesei e per finire Forza Italia che da Terni spara bordate contro Palazzo Donini. Questo il clima che si respira all'interno del centrodestra, con FdI che si gode lo spettacolo, ben sapendo che da lì si dovrà passare per rimettere insieme i cocci.
All'indomani dello stop in Conferenza dei servizi, l'assessore regionale alla sanità Luca Coletto è tornato a ribadire la sua perplessità all'operazione della Ternana, bollando come «il diciottesimo ospedale dell'Umbria» la clinica che Bandecchi voleva realizzare per avere una copertura finanziaria alla realizzazione del nuovo stadio Liberati. Un passaggio che di fatto affossa la possibilità di dare seguito al riequilibrio territoriale delle cliniche, che la Regione aveva rilanciato per tenere aperto un dialogo con la Ternana, mentre il consigliere regionale del Pd, Fabio Paparelli, l'aveva bollato come «fumo negli occhi», dal momento che «parliamo di questioni che seguono iter pubblici e non politici». Parole, quelle dell'assessore Coletto, rispetto alle quali il collega di giunta, l'assessore regionale ai lavori pubblici Enrico Melasecche ha preso le distanze in occasione di un suo intervento via social, e al tempo stesso ha ribadito che la presidente Tesei si è presa l'impegno a portare avanti il tema del riequilibrio regionale.
Ma come? «Basterebbe dare seguito al voto dell'assemblea regionale che già si è espressa su questo tema», fanno notare dalla Ternana.

Insomma, si ritorna a quella volontà politica «che è mancata», come ha tuonato patron Bandecchi.

«Bastano due minuti se la presidente Tesei vuole», aveva spiegato via social il numero uno della Ternana. E per complicare ancora di più il quadro dentro il centrodestra, ecco le bordate di Forza Italia contro l'assessore Coletto e la Regione. «Restiamo basiti - scrive il gruppo di FI - di fronte alle dichiarazioni di Coletto che probabilmente non tiene in considerazione quello che il consiglio comunale di Terni ha votato 20 mesi or sono. In Regione dovrebbero mettersi a lavorare subito per realizzare quanto promesso e quanto richiesto da tutti i cittadini dell'Umbria sud. La Tesei ci dica quali sono le sue intenzioni con chiarezza perché Terni aspetta ormai da due anni».

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