Claudio Guazzaroni, i funerali del gigante buono del karate martedì al Palasport di Orte

Claudio Guazzaroni, i funerali del gigante buono del karate martedì al Palasport di Orte
di Lor. Pul.
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Lunedì 31 Gennaio 2022, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 18:54

Si terranno domani, martedì 1° febbraio al Palasport di Orte alle 14.30, i funerali di Claudio Guazzaroni. Il capo allenatori della nazionale italiana di karate è scomparso a 61 anni dopo una tenace battaglia contro un male incurabile.

La malattia lo aveva colto di sorpresa poco prima della partenza per le Olimpiadi giapponesi: aggressiva, terribile ed insaziabile. Guazzaroni l'aveva da subito affrontata spavaldamente, a testa alta, senza concedergli spazio come era abituato a fare sul tatami. Tokyo era dietro l'angolo, l'attendeva per realizzare un sogno di una vita, quello di portare il karate alle Olimpiadi. Un sogno che si è trasformato in realtà con la medaglia d'oro conquistata dal suo pupillo Luigi Busà. Mille i premi, le riconoscenze, i riconoscimenti da ogni angolo del pianeta. Il mondo sportivo ha osannato Claudio che in silenzio, con pochi intimi, continuava strenuamente a combattere. I suoi grandi progetti di sempre, per un Centro di alta specializzazione nella sua Terni, nella sua Umbria, potevano finalmente iniziare a prendere forma. Ma a dicembre la malattia ha iniziato ad essere incalzante, proprio mentre riceveva la Palma d'oro del Coni al merito sportivo e veniva insignito, unico coach in tutta Italia, dell'ottavo dan.

In una nota il presidente regionale Fijlkam Andrea Arena lo ricorda così: «Claudio è stato un esempio fino all'ultimo secondo. Mai una nota negativa, sempre una speranza, un sorriso per tutti. Non voleva perdere nemmeno questa battaglia e non l'ha persa pensando sempre al domani, alla sua barchetta, ai progetti da mettere in piedi con il karate ora che finalmente poteva raccogliere quel tanto che aveva dato alla sua arte marziale, alla federazione e a tutti noi. Ed è stato tanto. Claudio Guazzaroni è stato un'icona mondiale del movimento delle arti marziali, e non solo nel karate, per il suo modo di essere semplice, schietto, leale il tutto accompagnato da una serietà e professionalità uniche che lo hanno reso il numero uno anche fuori dai confini italiani, senza timore di essere smentito, il più grande tecnico al mondo».

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