Città di Castello, stalker si barrica in casa per non essere arrestata. La polizia chiama il fabbro per aprire la porta

Una Volante della polizia a Città di Castello
di Walter Rondoni
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Domenica 21 Maggio 2023, 07:59

Si barrica in casa, ci vuole il fabbro per stanarla. Non è stato semplice per il personale del Commissariato di Città di Castello notificare il provvedimento emesso dall'Ufficio esecuzioni penali della Procura della repubblica di Perugia. Destinataria una cittadina italiana di 47 anni, «condannata a 11mesi e 28 giorni di reclusione per atti persecutori e reiterata evasione», informa il procuratore Raffaele Cantone.

Il dispositivo ha fatto seguito ad un atto precedente che disponeva la sospensione di un ordine di carcerazione a carico della donna. A marzo la polizia aveva comunicato alla Procura che la 47enne si era resa irreperibile. Di conseguenza venne disposta la revoca del decreto di sospensione e la contestuale carcerazione della persona uccel di bosco. Considerando la necessità di procedere all'immediata individuazione, gli agenti del Commissariato di via Morandi hanno avviato tutte le procedure per rintracciarla. Alla fine, la donna è stata localizzata in un'abitazione in compagnia del fratello. Ma all'arrivo degli uomini in divisa entrambi si sono chiusi dentro, rifiutandosi di aprire. Solo ricorrendo all'intervento di un fabbro, i poliziotti sono riusciti ad entrare.

Dopo le attività di rito negli uffici del Commissariato, la 47enne è stata trasferita alla casa circondariale di Perugia Capanne dove sconterà la pena. Il fratello si è beccato il deferimento per resistenza a pubblico ufficiale.

Finisce qui un caso, raro, di stalking al femminile. Nel senso che stavolta lei non è vittima ma artefice. Suo bersaglio una famiglia di vicini, figlio minorenne compreso. Nonostante gli arresti domiciliari per minacce e molestie, avrebbe continuato nel proprio comportamento. Telefonate, squilli al citofono, danneggiamenti, prepotenze di ogni tipo avrebbero provocato profondi stati d'ansia nei suoi coinquilini che presentarono nuove denunce. Ulteriori accertamenti della polizia confermarono tutto, mentre lady stalker venne sorpresa più volte fuori dalla sua abitazione. Ma le liti condominiali non conoscono limiti, nemmeno quelli consigliati dall'età. E' appena del mese scorso l'aggressione messa in atto da una 83enne con un bastone di scopa. Una baruffa che è costata una denuncia per lesioni personali alla nonnina troppo focosa ed un referto medico con 10 giorni di prognosi alla sua conoscente. Nella denuncia in Commissariato quest'ultima aveva raccontato che, tornando a casa insieme al marito, aveva percepito forti rumori provenire dalla porta basculante del garage. Spaventati e preoccupati, avevano cercato di capire cosa stesse accadendo. Avevano così incrociato la vicina che, visibilmente alterata, inveiva nei loro confronti ed agitava un bastone con cui l'aveva colpita al viso. Era poi intervenuto il coniuge che l'aveva riaccompagnata nel loro appartamento.

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