Città di Castello, nove Daspo Willy per il pestaggio in discoteca

Nella foto d'archivio una volante del commissariato di Città di Castello
di Walter Rondoni
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Domenica 16 Aprile 2023, 10:58

CITTA' DI CASTELLO Circa un anno fa si erano resi protagonisti di un grave episodio di violenza nei confronti di un cliente di una nota discoteca di Città di Castello. Adesso, nei confronti di nove ragazzi, quattro italiani e cinque stranieri, dai 22 ai 26 anni, il questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, ha emesso un “Daspo Willy”. Per due anni non potranno entrare né sostare nelle immediate vicinanze del locale teatro di quella serata di follia. Nell'occasione solo il tempestivo intervento del personale addetto alla sicurezza aveva impedito che la situazione degenerasse. Le misure di prevenzione personale sono scaturite dall'attività di accertamento svolta dalla Divisione Anticrimine della questura di Perugia. In considerazione della gravità del fatto, delle modalità con le quali è avvenuto, dell'allarme sociale creato nei confronti degli avventori dell'esercizio, la condotta tenuta dai nove ragazzi è stata ritenuta tale da determinare una condizione di grave pericolo, di turbativa dell'ordine e della sicurezza pubblica. Per tale motivo il questore di Perugia ha adottato il provvedimento al fine di tutelare le persone che sono solite frequentare quei luoghi ed evitare che lì possano ripetersi momenti simili.

Per 24 mesi, dunque, i nove giovani non potranno rimettere piede in quella “disco” e non potranno fermarsi per alcun motivo nel parcheggio vicino. Queste misure di prevenzione, giudicate particolarmente importanti ed incisive, rientrano nella categoria più ampia dei divieti di accesso alle aree urbane, i cosiddetti Dacur. La loro violazione è punita con la reclusione da sei mesi a due anni ed una multa da 8mila a 20mila euro. Restando in Altotevere, altrettanti “Daspo Willy” erano stati emessi a dicembre per i giovanissimi, tra i 18 ed i 21 anni, responsabili dell'aggressione ai danni di un coetaneo durante la sagra di Promano, in estate. Ai destinatari della misura, nove anche in quella circostanza, per dodici mesi è stata interdetta la frequentazione di sagre, feste paesane ed altri eventi che prevedono la somministrazione di alimenti e bevande. Vietato anche fermarsi nei pressi.

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