Cinema indipendenti: «Progetti per la ripartenza e una legge regionale»

Una serata cinema all'aperto
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Venerdì 6 Agosto 2021, 17:27

PERUGIA - Un confronto aperto con la Regione, che parta dal riconoscimento del ruolo economico, sociale e culturale delle sale cinematografiche indipendenti dell’Umbria, per dare vita a progetti condivisi di ripartenza per tutto il comparto dello spettacolo. E’ quanto chiedono gli imprenditori di Anec Umbria, l’associazione che rappresenta la quasi totalità dei cinema indipendenti umbri, recentemente entrata in Confcommercio e presieduta da Riccardo Bizzarri. Su questi temi, una delegazione di Anec guidata dal vicepresidente Piero Sacco, ha incontrato l’assessore regionale Paola Agabiti, alla quale è stato consegnato un documento con le richieste e le proposte degli imprenditori. E' stata rappresentata, in primo luogo, la condizione di “allerta” che sta vivendo oggi il settore cinematografico: da una parte, le forti criticità dovute allo stop causato dalla pandemia, dall’altra la capacità di reazione che ha dimostrato il settore, sviluppando nonostante tutto una sempre più forte relazione con il proprio pubblico.

In virtù di questa situazione così complicata e ambivalente, gli imprenditori di Anec hanno chiesto all’assessore Agabiti un sostegno concreto per i cinema indipendenti umbri, che li aiuti a riprendersi dai pessimi mesi passati e ad affrontare quelli comunque difficili che si prospettano, a causa delle perduranti restrizioni per il contenimento della pandemia e con una utenza conseguentemente ridotta.

Un sostegno necessario anche per far fronte agli impegni economici richiesti dall’ammodernamento tecnologico continuo. L’assessore Agabiti ha promesso una misura di sostegno ad hoc in tempi brevi.

Il confronto si è allargato anche all’esigenza di riprendere lo studio di una legge regionale sullo spettacolo, gli imprenditori si sono candidati, su questo fronte, a portare in un auspicabile tavolo di confronto un contributo concreto di idee e di esperienze, certi di poter arricchire la riflessione sulla progettualità regionale legata ad eventi, mostre ed iniziative culturali in genere, anche attraverso l’utilizzo delle stesse sale cinematografiche, intese come luoghi di aggregazione e diffusione di cultura.

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