L'originale percorso espositivo è stato ideato e curato dalla stessa autrice degli scatti fotografici, Maria Assunta Pioli, personalità molto attiva nella solidarietà, volontaria della Croce Rossa Italiana - Comitato di Orvieto e conosciuta nella comunità locale. Sempre lei ha ideato il felice mix tra soggetti fotografici dedicati alla flora apistica e ai lavori degli apicoltori, elaborati di bambini, curiosità e testimonianze sulla vita nell'alveare. Al tempo stesso un appello, quello che traspare lungo tutto l'itinerario espositivo, volto a tutelare e salvaguardare questa preziosa risorsa naturale che è l'ape italiana, regina della nostra biodiversità.
“Il fantastico mondo delle api – spiega Pioli - è il volano del pianeta, siamo noi che lo mettiamo a rischio, dobbiamo svegliarci e pensare”, così come sostiene la famosa regista e sceneggiatrice Alice Rohrwacher nel suo bellissimo pensiero introduttivo alla mostra, che ci invita ad immaginare le api come degli “animali domestici”, da amare e accarezzare e possiamo proseguire con una frase lapidaria attribuita nientemeno che a quel grande genio che fu Albert Einstein: "Quando anche l’ultima ape ci avrà abbandonato, all’uomo resteranno solo quatto anni di vita". Ciò che più ha commosso è il continuo afflusso di gente semplice, tanti i visitatori italiani ed anche quelli provenienti dai quattro angoli del pianeta. Tra questi la scrittrice Susanna Tamaro, lei stessa amante e allevatrice di api, che ha scritto: “Bellissima ed importante mostra”, il giornalista televisivo Guido Barlozzetti: “Complimenti, le api portano la vita e ci fanno vivere”. Non è voluta mancare anche la sindaca di Orvieto Roberta Tardani: “Una bellissima mostra per un tema importante. Grazie”. In visita alla mostra anche il Presidente della Federazione Apicoltori Italiani, Raffaele Cirone, che ha visitato l’esposizione a più riprese intrattenendosi con i visitatori e facendo egli stesso da testimone della professione apistica, ha espresso parole di apprezzamento per questa esposizione fotografica e per i bellissimi lavori dei bambini: “E’ un evento particolare” – dice il Presidente – “che ci porta a guardare l’immagine del reale che normalmente i non addetti ai lavori non ritrovano nella propria realtà quotidiana, c’è una valenza pedagogica, educativa, informativa, culturale, oltre il prezioso lavoro dell’apicoltore che pochi conoscono e che merita di essere riscoperto.” La sua dedica: “C’è un’ape nel nostro passato di umani e un’altra nel nostro futuro! Ecco perché le api del presente vanno preservate: come bambini. Il loro non solo, ma l’altrui bene procurano. Piantare un seme, farà fiorire il nostro mondo.”
In esposizione anche i bellissimi lavori sul mondo delle api, realizzati dai bambini della Scuola Primaria di Orvieto Scalo, molto belli, originali ed apprezzati dai visitatori. “In tutto questo - afferma l’autrice – “ciò che più commuove è proprio la sensibilità che i bambini, sia con i loro lavori, esposti alla mostra, che con le loro esternazioni, hanno avuto e provano verso le api, questi piccoli, meravigliosi insetti di cui non possiamo né potremo mai fare a meno. Quindi, come molti bambini dicono, “difendiamo in ogni modo le api, perché salvando le api, salveremo almeno una parte del mondo, noi inclusi”.
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