Terni, tornano i cestini artistici
il Comune ingrana la retromarcia

Il cestino sistemato in piazza San Francesco
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Domenica 11 Ottobre 2020, 15:59

Cestini artistici, il Comune ingrana la retromarcia. «Grazie all'intervento del sindaco è stata trovata una soluzione. Nei prossimi giorni faremo dei sopralluoghi per sistemare i contenitori». L'annuncio arriva da Francesca Fausti, la ventiquattrenne ternana che dopo aver vinto un bando del Comune, per l'installazione dei cestini artistici, si è vista ordinare, sempre dal Comune, l'immediata rimozione dei contenitori stessi. «L'unica ingenuità che ho commesso è stata quella dell'occupazione di suolo pubblico», ammette la ventiquattrenne. «Ma per settimane ho chiesto ai vari uffici competenti cosa dovevo fare, senza ricevere mai nessuna risposta», ricostruisce Francesca Fausti. «Avendo degli impegni da rispettare contenuti nel bando ho informato giovedì mattina che avrei provveduto all'installazione», prosegue la ventiquattrenne.
I cestini vengono così sistemati in quattro piazze della città venerdì mattina, ma dopo una serie di polemiche innescate sui sociale dal consigliere comunale di maggioranza, Michele Rossi, critico nei confronti della collocazione dei contenitori e delle immagini raffiguranti (in particolare per piazza San Francesco), da Palazzo Spada è partito l'ordine immediato della rimozione dei contenitori, voluti dal Comune stesso. Un cortocircuito amministrativo che ha spiazzato la giovane ternana. «Pensavo di aver fatto tutto come previsto nel progetto premiato dal Comune», spiega ancora la ragazza.
La rimozione a sua volta ha scatenato una lunga serie di polemiche, con conseguenze anche dentro la maggioranza. Alla fine è dovuto intervenire il sindaco Leonardo Latini per evitare di mettere alla berlina un progetto, di appena mille euro di finanziamento, che oltre a Francesca Fausti ha coinvolto una decina di giovani artisti ternani, autori delle opere, disegni e foto, installate sui pannelli dei contenitori. «Con un dipendente comunale esperto di decoro faremo - conclude Francesca Fausti - dei sopralluoghi per decidere dove collocare i cestini. Spero che le piazze restino le stesse già individuate visto che avevano un senso per il circolo visivo creato».
Pasticcio risolto, ma la polemica resta.

In difesa del progetto si schierano l'architetto Alessio Patalocco e il consigliere comunale di Senso Civico Alessandro Gentiletti. «Vorrei lanciare due appelli. Uno alla classe dirigente esortandola ad escludere gli gnomi culturali dal dibattito pubblico; l'altro all'artista invitandola a non mollare mai, andando oltre, approfittando di questo momento di crescita e spingendo sull'acceleratore», dice Patalocco. Anche Gentiletti attacca «i soliti tuttologi scandalizzati, che da tempo flagellano la città, scomunicando tutto ciò che non capiscono e che non si addice ai loro gusti, ma che oggi vengono pure presi in considerazione, per piccoli calcoli di bottega politica».

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