Centrodestra 2020, tre idee: Tesei, Squarta o Nevi

Centrodestra 2020, tre idee: Tesei, Squarta o Nevi
di Federico Fabrizi
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Giovedì 18 Ottobre 2018, 16:41
PERUGIA - Manca ancora un sacco di tempo al 2020, ma se da grande vuoi fare il presidente di Regione del centrodestra non è poi così tanto. Per informazioni chiedere a Donatella Tesei, Marco Squarta e Raffaele Nevi. Forse è un gioco, ma non è fantapolitica.
In casa centrodestra sanno bene che questa può essere l’occasione buona per la Regione. Nel 2015 era finita con appena tre punti percentuali di differenza, poco più di 10mila voti di scarto e la candidatura di Claudio Ricci era spuntata un po’ tardi al termine del tira e molla primarie sì - primarie no, stavolta la storia inizia in tutt’altro modo. La Lega ha messo la sua pedina - e che pedina - da mesi. Donatella Tesei, senatrice eletta il 4 marzo senza tessera del Carroccio in tasca, sindaco di Montefalco al termine del secondo mandato. Matteo Salvini, scortato da Stefano Candiani, lo scorso Natale decise di trascorre una giornata proprio nel comune del Sagrantino per conoscere «una sindaca tosta», decisa a lasciare Forza Italia, pronta ad accettare la candidatura in un collegio uninominale difficile e determinata a correre per le regionali del 2020. Del resto, il nome della Tesei era finito tra i papabili anche nel 2015 per la sfida al Marini bis. Oggi lei è la favorita, ma la volata è lunghissima e la concorrenza c’è. Anche all’interno della Lega. Il giovane Virginio Caparvi (deputato e vicesindaco di Nocera) sta indossando alla perfezione i panni del segretario regionale del Carroccio: educato e conciliante nei modi, intransigente nei principi. Ora va detto che la Lega oggi funziona come il miglior Pci: correnti azzerate e competizione interna soffocata con le buone o con le cattive, quindi se Salvini dirà Tesei, non ci sarà Caparvi che tenga. Poi c’è la coalizione. Posto che il centrodestra 2020 sarà lo stesso di oggi, nei giorni scorsi i big dei partiti hanno iniziato a parlare di elezioni regionali: quelle del 2019, quando saranno da eleggere sei governatori e quelle del 2020 con altri sette presidenti da scegliere. Giorgia Meloni ha chiesto per Fratelli d’Italia la “piccola” casella Umbria; lo ha fatto pensando a Marco Squarta, oggi portavoce del centrodestra in Regione, con cui l’ex ministra condivide età e percorso politico. Una proposta, ma c’è. Ancora la girandola delle ipotesi, se toccasse a Forza Italia Raffaele Nevi avrebbe più chance di tutti. Antonio Tajani, sempre più uomo forte del partito, si fida del deputato ternano che ha nel curriculum quasi tre consigliature a Palazzo Cesaroni. Un gioco? Mica tanto.
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