Centro remiero di Piediluco
semaforo verde al progetto

Centro remiero di Piediluco semaforo verde al progetto
di Umberto Giangiuli
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Giovedì 8 Ottobre 2020, 10:42

TERNI Una nuova torretta di arrivo che servirà ai giudici di gara per poter avere una migliore postazione visiva del campo di regata di Piediluco, nuovi impianti ed ampliamento della sede del centro nazionale, restyling per il campo di regata, sistemazione dei pontili per scendere in acqua e lavori di messa in sicurezza per i portatori di handicap.  Queste sono le opere principali per il potenziamento del polo nautico “Paolo D’Aloja”. La spesa totale è di circa un milione di euro. Il semaforo verde dopo una serie di passaggi tecnici e le conferenze di servizi per l’acquisizione dei pareri, c’è finalmente, il progetto definitivo che dovranno firmare la regione dell’Umbria (800 mila euro) e il Comune di Terni. 
Il tutto ad un anno e mezzo, con infinite polemiche politiche tra Enrico Melasecche e Fabio Paparelli. In questo frangente la Sovrintendenza è stata molta attenta nel prescrivere diversi criteri per lo svolgimento dei lavori che dovranno essere ultimati entro tre anni dall’atto autorizzativo. Su tutti spiccano quelle legate agli aspetti archeologici: «vanno fatte indagini preventive nell’esecuzione dei lavori, combinate all’assistenza archeologica, trattandosi di interventi per lo più su edifici e manufatti già esistenti o comunque prevalentemente interessati da precedenti lavori». 
In quel posto, proprio qualche anno fa furono scoperti resti di case ed altri reperti, si tratta, quindi, di una zona, per esempio vicino alla torretta di arrivo, dove potrebbero esserci anche altre sorprese importanti.

Negli interventi previsti sia sulle parti metalliche che su quelle intonacate, la Sovrintendenza spiega: «Si dovranno scegliere delle cromie che si accordino. Vanno evitati colori stridenti, materiali troppo riflettenti e insegne con colori e segni invadenti, che non entrino in contrasto con il contesto paesaggistico circostante. Nella progettazione degli interventi- conclude – dovrà essere posta particolare attenzione a rendere amovibili tutte quelle strutture leggere quali boe, pontili, casotti e strutture di stretto ausilio alle gare, in modo che in assenza di attività sportiva si possa restituire il più possibile il luogo alle sue caratteristiche naturali e fruizione aperta a tutti per il tempo libero». 

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