in carico della disabilità complessa cognitivo relazionale e neuromotoria, consentendo all'Azienda ospedaliera di Terni, di entrare nella rete nazionale Dama (Disabled Advanced Medical Assistance) e divenire centro di riferimento per l'Italia centrale e meridionale. Senza contare le numerose richieste di supporto telefonico, il servizio nei primi diciotto mesi di attività ha preso in carico, come detto, circa 200 persone con disabilità, di cui oltre 50 con grave disabilità complessa nell'ambito del progetto Dama. Di queste, 165 sono provenienti dalla provincia di Terni, 24 dalla provincia di Perugia e le restanti da fuori regione (Marche, Campania, Calabria). Il Cad - spiega una nota dell'azienda ospedaliera - prevede un punto di accoglienza all'ingresso dell'ospedale Santa Maria di Terni, dove opera del personale formato che segue i pazienti con disabilità grave attraverso due percorsi dedicati: uno che facilita la prenotazione e l'effettuazione di prestazioni ambulatoriali richieste dal medico di famiglia o dallo specialista, ed uno in regime di urgenza per l'accesso al pronto soccorso, mediante una linea preferenziale nell'ambito del codice colore assegnato al triage. Al servizio si può accedere anche attraverso un Numero verde
aziendale - 800.50.50.83 - attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 14. Per garantire la presa in carico di persone con disabilità complessa, l'ospedale di Terni si è dotato di una equipe multidisciplinare dedicata che viene attivata nell'iter diagnostico terapeutico in base ai bisogni rilevati e che settimanalmente si riunisce. Inoltre, dallo scorso ottobre, l'equipe del Cad/Dama ha attivato un nuovo percorso dedicato ai pazienti fragili, che solo pochi ospedali italiani garantiscono: grazie all'equipe di Neurofisiopatologia, infatti, è ora possibile effettuare esami elettroencefalografici anche su pazienti non collaboranti per disabilità intellettiva, mediante sedazione con un particolare farmaco che non interferisce sui risultati dell'esame.
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