Nell’ultimo anno, come si evince leggendo i dati pubblicati dal Dipartimento per le politiche antidroga nella Relazione 2019 al Parlamento, sono 57 i minori denunciati in Umbria per spaccio di droga. Cui bisogna sommare gli altri 73 segnalati quali consumatori di stupefacenti dopo essere incappati in qualche operazione antidroga: in entrambi i casi, il rapporto in relazione alla popolazione minorenne regionale si attesta intorno ai 60 casi ogni 100mila abitanti, un coefficiente che pone l’Umbria al top nazionale.
L’ennesima fotografia scattata dal Dipartimento che deve far riflettere, perché la questione legata allo spaccio e all’uso di droghe a Perugia e in Umbria è ancora di strettissima attualità nonostante la forte riduzione nel numero dei decessi, le migliaia di persone espulse negli anni e le tantissime indagini concluse con successo dalle forze dell’ordine.
Allargando il campo a tutta la popolazione studentesca, ecco che gli studenti umbri al pari dei loro coetanei nel resto d’Italia ammettono in centinaia di fare uso di droghe: la maggior parte, secondo quanto raccontato nei questionari somministrati nelle scuole, raccontano di rivolgersi ad hashish e marijuana, ma c’è una parte sempre più consistente che invece non nasconde di fare uso di eroina e cocaina. Parecchi ragazzi raccontano anche di aver fatto recenti e non sporadiche esperienze con gli stimolanti, oltre alle droghe ordinate via internet.
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