TERNI - Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Si chiude così, dopo sette anni e mezzo, la vicenda giudiziaria per la compravendita del Castello di San Girolamo.
La decisione con la sentenza del tribunale presieduto da Rosanna Ianniello, giudici Dorita Fratini e Marco Di Tullio, che oggi ha assolto con formula piena i sei imputati per truffa per il presunto "affare" immobiliare legato alla vendita del castello narnese: il notaio ternano Gian Luca Pasqualini, il dirigente del Comune di Narni, Antonio Zitti, Luca Galletti, ex direttore dell’ufficio tecnico della diocesi e braccio destro dell'ex vescovo, Vincenzo Paglia, l’ex economo della diocesi Paolo Zappelli, l’ex sindaco di Narni, Stefano Bigaroni, e la dirigente del Comune di Narni, Alessia Almadori.
"Siamo molto soddisfatti per un esito che non poteva non essere questo - dice Luca Maori, legale di Paolo Zappelli. L'istruttoria dibattimentale ha portato prove a favore della difesa e non certo dell’accusa. Resta l'amarezza perché persone come Zitti e Zappelli sono state in carcere e ai domiciliari assolutamente per niente". Il legale annuncia "richieste di risarcimento per i danni subiti dagli imputati".