Caso Suarez, dopo lo scandalo tornano tutti all'Università per stranieri

Caso Suarez, dopo lo scandalo tornano tutti all'Università per stranieri
di Egle Priolo
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Martedì 15 Giugno 2021, 08:30

PERUGIA - A nove mesi dallo scandalo dell'esame «farsa» a Luis Suarez, all'Università per stranieri l'organico ritorna (quasi) quello pre-inchiesta. Dopo il direttore generale Simone Olivieri, reintegrato nel suo incarico a fine maggio, anche la professoressa Stefania Spina da ieri può tornare alla sua scrivania. Non certo un colpo di spugna, ma un ritorno al futuro che ha escluso in pratica solo l'ex rettrice Giuliana Grego Bolli – la terza indagata – le cui dimissioni hanno cristallizzato la sua uscita da palazzo Gallenga.

Il gip Piercarlo Frabotta ha infatti revocato la sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio disposta – per otto mesi - per la professoressa Spina, accusata dalla procura diretta da Raffaele Cantone di aver passato la traccia dell'esame per la certificazione della lingua italiana al bomber cinque giorni prima della prova a palazzina Presciutti. Il giudice ha così accolto un'istanza del suo difensore, l'avvocato David Brunelli, al quale aveva già dato parere favorevole il pubblico ministero. Spina è stata indagata quale già direttrice del Centro di valutazione e certificazioni linguistiche della Stranieri, dove è professore ordinario: fu la docente del corso online sostenuto da Suarez in vista della prova, intercettata a dire come l'uruguaiano «non spiccica una parola di italiano». «Siamo molto contenti che la professoressa Stefania Spina possa tornare a svolgere la sua funzione di insegnante e così uscire dell'incubo che ha vissuto - commentano dallo studio Brunelli -.

Potrà dedicarsi con maggiore serenità anche a preparare la sua difesa nel processo imminente». Nella richiesta al gip, la difesa - che l'ha definita «profondamente provata» - aveva sottolineato come «del tutto inverosimile che la professoressa Spina una volta ripresa l'attività professionale svolta con estrema dedizione da tanti anni a questa parte, commetta reati della stessa specie». E il gip Frabotta ha ritenuto cessate le esigenze cautelari «in ragione del tempo trascorso e dell'avanzato stato del procedimento». Per cui il professore davanti al quale è stato sostenuto l'esame ha già patteggiato una condanna a un anno, mentre per gli altri quattro indagati (compreso l'avvocato della Juve Maria Turco) si è in attesa della probabile richiesta di rinvio a giudizio.

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