Caso Suarez, l'ex dg dell'Università per stranieri resta sospeso. E il cda si ferma a pensare

Caso Suarez, l'ex dg dell'Università per stranieri resta sospeso. E il cda si ferma a pensare
di Egle Priolo
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 17:58

PERUGIA - Caso Suarez, il tribunale del riesame ha detto no alla richiesta di revoca della sospensione per otto mesi nei confronti dell'ex direttore generale dell'Università per stranieri Simone Olivieri, indagato insieme all'ex rettrice (dimessa) Giuliana Grego Bolli, all'esaminatore Lorenzo Rocca (che ha lasciato l'incarico), alla dipendente Cinzia Camagna e alla professoressa Stefania Spina per l'esame «farsa» al bomber ora Atletico Madrid.

Il collegio presieduto da Giuseppe Narducci (con Alberto Avenoso ed Emma Avella), dopo l'udienza tenuta in videoconferenza ieri mattina e un'ora di camera di consiglio, ha infatti deciso di non revocare la sospensione a Olivieri: la difesa dell'ex dg, con l'avvocato Francesco Falcinelli, aveva sostenuto l'impugnazione del provvedimento ribadendo la mancanza delle esigenze cautelari, mentre i sostituti procuratori Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti si sono opposti. Con il Riesame che ha seguito la linea della procura: le motivazioni della decisione saranno depositate entro 30 giorni. «Quando le leggeremo – ha detto l'avvocato Falcinelli – valuteremo l'eventuale ricorso in Cassazione».

E ieri per l'ex direttore generale, che - pur non prestando servizio in questo periodo - resta dipendente della Stranieri al momento come funzionario Ep (elevata professionalità) con l'incarico di rivedere regolamenti interni, è stata davvero una giornata campale.

La mattina l'udienza e nel pomeriggio un'altra riunione del consiglio di amministrazione (che aveva chiesto l'avvio di un procedimento disciplinare nei suoi confronti), chiamato a decidere del bando per l'affidamento delle funzioni di direttore generale. Ma il cda, alla fine, ha deciso di sospendere tutto, in attesa di un parere dell'Avvocatura di Stato. «L'interim  - si legge in una nota del cda - verrà intanto assicurato attraverso l'esercizio dei poteri relativi da parte del CdA, anche per il tramite di un meccanismo di deleghe ripartite tra i funzionari apicali». Così come è stata rimandata la decisione sul provvedimento disciplinare, proposto anche per la professoressa Spina (tra l'altro membro del consiglio di disciplina interno all'ateneo) perché un membro del cda non era riuscito ad analizzare tutti i documenti. Tutto rinviato al prossimo 12 gennaio.

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