Dopo la sentenza parla Raffaele Sollecito e ha parole dure sul giudice che lo ha condannato. «Io mi sarei schierato con Guede quando ha litigato con Meredith per la pulizia in bagno e lo avrei aiutato a pugnalarla. Questo ha sostenuto il Procuratore generale nella requisitoria per giustificare il delitto. E questo ha confermato il presidente della Corte nelle sue aberranti dichiarazioni a commento della sentenza». Lo dice Raffaele Sollecito in una intervista al settimanale Oggi.
L'attacco è ad Alessandro Nencini, il presidente della Corte d'Assise d'Appello che l'ha condannato a 25 anni, oggetto di polemiche e di una ispezione ministeriale per dichiarazioni fatte alla stampa dopo la sentenza; dichiarazioni con le quali aveva tra l'altro evidenziato che Sollecito non si è mai fatto interrogare. «Nessuno l'ha mai chiesto - dice Sollecito a Oggi - Avrebbe dovuto farlo la Procura di Perugia, invece il Pm Mignini si è limitato ad assistere all'interrogatorio di garanzia del Gip.
La presunta fidanzata Sulla ragazza con cui ha passato le ore precedenti e successive alla sentenza, Greta Menegaldo, Sollecito dice: «Greta mi sta vicino perchè mi vuole bene, ma non è la mia fidanzata. Che prospettive posso offrire io in questo momento a una ragazza? Lasciatela fuori da questa storia. Non è giusto. Non c'entra niente».