Caso-Dentix, il dramma di centinaia di pazienti tra Perugia e Terni. L'azienda: «Presto vi contatteremo»

La Dentix di Perugia chiusa
di Nicoletta Gigli e Michele Milletti
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Mercoledì 10 Giugno 2020, 19:09
PERUGIA - Centinaia di persone beffate. Da Perugia a Terni il casoDentix fa registrare novità quotidiane, con il numero di persone che testimoniano di soldi spesi per lavori non terminati, e problematiche alla bocca non indifferenti, che aumenta di giorno in giorno. E con la Dentix-Italia che, attraverso il proprio sito ufficiale, rende noto che a breve l’attività sarà ripresa.

Ma i dubbi nella gente restano. A Perugia sono centinaia le persone che si stanno rivolgendo, via telefono o mail, a Federconsumatoriperavereassistenzasu un tema sempre più delicato e con sempre più persone che testimoniano di aver pagato per un lavoro non terminato, a causa prima dell’emergenza-covid e poi della non riapertura delle filiali umbre della Dentix, e con altre che si trovano a che fare con finanziamenti che vorrebbero bloccare dal momento che sono costretti a rivolgersi ad altri odontoiatri per risolvere i loro problemi. Tra i casi più eclatanti quello di un uomo che dopo aver speso migliaia di euro si troverebbe, a detta sua, «coni ferri in bocca da mesi».

«A Terni il numero delle persone che stanno pagando i finanziamenti e aspettano notizie dalla Dentix è consistente. Si parla di almeno 300 pazienti. Vogliamo tutelarli nel miglior modo possibile ma non dobbiamo avere fretta perché la situazione è complicata». Franco Todaro, presidente di Federconsumatori, continua a ricevere le segnalazioni di chi sta continuando a pagare i finanziamenti per le cure dentali fornite da un ambulatorio che, dopo l’emergenza pandemia, non ha riaperto. E che ora si ritrovacon lavoriappenainiziati o lasciati a metà. «Qualcuno ha interrotto il pagamento delle rate ma questa procedura è rischiosa - aggiunge. Stiamo verificando le varie situazioni, chiederemo alle finanziarie la possibilità di sospendere i pagamenti». Al lavoro anche l’avvocato, Luca Priante, al quale si sono affidati i primi cinque ternani che da settimane trovano le serrande abbassate e quando chiamano al telefonorispondesolo la segreteria. Un numero di presunte vittime che aumenta a vista d’occhio.

Nella vicenda è finita anche un’intera famiglia: «Ero andato a sentire per miamadre ed ha iniziato il lavoro pagando mille e 800 euro in contanti e 3mila di finanziamento - racconta Jamba. Un’opportunità che hanno colto al volo anche mio fratello, mia cugina e sua figlia, che aveva bisogno dell’apparecchio». Una cifra totale che supera i diecimila euro. Anche Jamba si è rivolto a Luca Priante, che sta scrivendo alle sedi centrali delle varie finanziarie per bloccare i pagamenti delle rate dei suoi clienti.Tralepresunte vittime c’è un’anzianasignoracheda marzo ha le protesi dentro la clinica e non sa come recuperarle. «Voglio sapere di che morte devo morire - dice Federico. Mi ritrovo senza quattro molari, pago le rate e devo rivolgermi ad un altro dentista perché da tre mesi non riesco a mangiare».

Uno spiraglio arriva aprendo il sito della Dentix, dove il fondatore dell’azienda, Angel Lorenzo Muriel, si rivolge ai clienti: «Stiamo valutando cosa è meglio fare, avendo quali principali punti di riferimento da tutelare dipendenti e pazienti. Ci stiamo adoperando per garantire le urgenze e ripristinare le cure a cui avete diritto fin dal momento in cui vi siete affidati a noi.Non possiamo negare la realtà, ma stiamo lavorando per studiare qualsiasi soluzione possa garantire un percorso di continuità a Dentix. Presto contatteremo ciascuno dei nostri pazienti per riprendere il loro trattamento. Vi ringraziamo per la comprensione e la pazienza».
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