Terni, premio San Valentino a Giovanni Arvedi:
il caro prezzi potrebbe portare a nuove fermate di Ast

Lo spettacolo "E ti vengo a cercare" al teatro romano di Carsulae (TR)
di Daniele Sorvillo
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Martedì 30 Agosto 2022, 23:29

TERNI - Si è conclusa, lunedì 29 agosto, la trentunesima edizione di “San Valentino. Un gesto d’amore”, kermesse che, con il sostegno di Umbria Energy, ogni anno premia le personalità che si sono maggiormente distinte per il loro operato a vantaggio della città. Quest’anno il premio principale è stato assegnato a Giovanni Arvedi, neopresidente e nuovo proprietario dell’AST di Terni: «Per il cavalier Arvedi un premio non solo per lo spessore dell’industriale e per la sua attenzione per gli aspetti sociali del mondo del lavoro -  ha commentato l’assessore alla cultura Maurizio Cecconelli -  ma anche per le nuove speranze e le ulteriori opportunità che ha subito mostrato voler offrire alla nostra città».

«Faccio i miei più sinceri complimenti a tutti per questa bella serata – ha commentato il cavalier Giovanni Arvedi nel ringraziare per il premio ricevuto – L’amore è un sentimento difficile, che ci avvicina a Dio e ci consente di esprimere noi stessi al meglio. So bene quanto l’Acciaieria rappresenti, in termini di identità cittadina e ne ho assunto la responsabilità con la volontà di fare del bene a questa città, Terni, che mi ha accolto con affetto». Una dichiarazione serena che però era stata preceduta, a margine dell'evento, da dichiarazioni preoccupate, a causa del vorticoso aumento dei prezzi di elettricità e gas, circostanza che potrebbe generare la possibilità di altre fermate Ast: «Nonostante il monento sia molto difficile, mi auguro che, con l'impegno dei nostri manager e operai, riusciremo a superare le difficoltà».

Giovanni Arvedi, insieme agli altri illustri premiati della serata, ha ricevuto il riconoscimento al teatro romano di Carsulae, in occasione del concerto tributo “E ti vengo a cercare”, omaggio a Franco Battiato. Le canzoni dell’artista siciliano, recentemente scomparso, interpretate da Jonis Bascir e Benedetta Gelati, si sono alternate sul palco alla recitazione di Enrico Lo Verso, accompagnato dalla danza di Elisabetta Irrera. A curare la regia dello spettacolo Folco Napolini, il quale ha immaginato una strada tra due grandi e ideali porte. Tra di esse, un quartetto d’archi, una batteria, una chitarra, un basso e, al centro della scena, un pianoforte. Intorno alla musica dell’orchestra Sensofonia, diretta dal maestro Francesco Morettini, due voci cantanti e due recitanti.

Su tutto l’anima, apparsa quasi presente sul palco, di Franco Battiato.

Per il numeroso e appassionato pubblico presente è stato proposta un’ampia carrellata delle più famose canzoni di Battiato (miscelando il repertorio più classico a quello più recente, fino all’ultimo suo disco), intervallate e introdotte dalla voce di Enrico Lo Verso, intenso ed ispirato, che ha proposto riflessioni profonde e commoventi (fra tutte, la capacità della Natura, col suo inesorabile corso, di travalicare ogni bruttezza umana e la necessità di un ritorno ad un ascolto dei suoi ritmi e dei sui codici), capaci di legare e motivare il senso della scelta delle canzoni.

Il momento di massima intensità è stato raggiunto quando, dopo un progressivo abbassarsi di luci, tutti i protagonisti sul palco, musicisti, cantanti e attori, hanno rivolto il loro sguardo verso l’orizzonte al crepuscolo e, sui presenti, è scesa la voce dell’ultima intensa interpretazione di Battiato, quella del suo “testamento spirituale”, la canzone “Torneremo ancora”. Una nota spirituale e mistica che sicuramente il maestro catanese avrebbe molto apprezzato, che si è conclusa con la recita, da parte di Lo Verso, del Padre Nostro in latino, omaggio alla presenza tra il pubblico del Vescovo di Terni, Mons. Francesco Soddu.

«Uno spettacolo suggestivo in un luogo magico – ha detto il sindaco di Terni Leonardo Latini – ed è proprio vero, come canta il maestro Battiato, che tutto l’universo obbedisce all’amore, ancor di più in una città come la nostra, che ha San Valentino come santo patrono. Non esiste alcuna crescita di una comunità se essa non è alimentata dall’amore. Speriamo che le suggestioni di stasera aiutino a rafforzare il nostro proposito, come ternani, di crescere nell’amore e nella bellezza».

A margine della premiazione anche la proposta di Stefano Lupi, presidente di Confcommercio Terni che, rivolgendosi al sindaco Latini e al vescovo Soddu, ha lanciato l’idea di costituire il prima possibile un comitato d’onore con tutte le grandi personalità ternane che sono state premiate in questi anni per essersi contraddistinte per i loro grandi “gesti d’amore” per la città: «La loro guida e la loro esperienza – ha sottolineato Lupi – saranno di esempio e stimolo per chiunque voglia dare il proprio contributo per la valorizzazione del nostro patrimonio cittadino».

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