TERNI Il caro energia mette in ginocchio le piccole e medie imprese che, non solo vedono così andare in fumo i propri guadagni, ma avendo già attinto ai propri risparmi, assistono al consumarsi giorno per giorno del proprio ossigeno. Una problema che se affligge le aziende più energivore, non è immune alle realtà più piccole che guardano al Natale con preoccupazione e un po' d'amaro in bocca. «Le imprese non riescono a fare previsioni affidabili circa il fatto che saranno più o meno in grado nei prossimi mesi di recuperare l'equilibrio economico e finanziario conferma Mauro Franceschini, presidente di Confartigianato Imprese Terni - pertanto gli imprenditori non se la sentono più di aspettare continuando a consumare la scarsa liquidità ormai esaurita e i patrimoni personali. Il punto è che non esistono soluzioni in arrivo e solo un ritorno del livello dei costi energetici a livelli compatibili con il sistema produttivo può migliorare le cose».
Per Daniela Tedeschi, presidente del gruppo commercio e turismo di Confartigianato «la crisi attuale assume nel nostro territorio una particolare pericolosità perché si aggiunge a una situazione del commercio già difficile: centro e periferie che hanno bisogno di maggiore decoro; crisi demografica che di per sé riduce i consumi». Per quanto riguarda le aziende turistiche, queste «hanno beneficiato di un certo recupero post pandemia sul filone della riscoperta dei borghi e della dimensione slow del turismo moderno» prosegue Daniela Tedeschi.
Caro energia, dal turismo ai pasticceri passando per i meccanici: le aziende sono tutte allo stremo

di Monica Di Lecce
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Venerdì 9 Dicembre 2022, 10:32
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