«Apriremo un confronto con la Usl Umbria 2 per valutare la possibilità di prevedere un canile sanitario nella struttura comunale di Bardano». Lo ha detto la sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, incontrando lunedì 28 novembre in comune i rappresentanti delle associazioni “Gli amici di Charlie”, “Tribù delle code etrusche” e Lav – Sezione di Orvieto.
«Quando ci siamo insediati – spiega la sindaca – abbiamo trovato il canile comunale sotto sequestro e uno studio di fattibilità per la ristrutturazione e l’ampliamento della struttura di Bardano da finanziare con un mutuo da 500mila euro.
«A Bardano – prosegue – resterà un ambulatorio di primo soccorso e il servizio di sterilizzazione dei gatti che è ripreso da oltre un anno grazie all’interessamento dell’Amministrazione Comunale. Su richiesta della Usl Umbria 2, nell’ambito delle misure di controllo e prevenzione della peste suina africana, abbiamo dato disponibilità all’azienda sanitaria di riservare temporaneamente un locale della struttura per le analisi delle corate dei cinghiali e dei suini privati che sarà utilizzabile una volta terminato il trasferimento dei cani a Castelgiorgio. Si tratta di una situazione temporanea per far fronte a una emergenza e garantire un servizio su scala territoriale ma stiamo già vagliando soluzioni alternative che ci consentirebbero di aprire futuri ragionamenti sulla struttura di Bardano. Ho raccolto dalle associazioni animaliste l’esigenza di avere sul nostro territorio un canile sanitario, per evitare il disagio e i costi dei trasferimenti alle strutture di Schifanoia a Narni e di San Gemini, così come di prevedere un presidio di primo intervento oltre che di primo soccorso. In base a queste indicazioni apriremo quindi un confronto con la Usl Umbria 2 da cui dipendono le scelte sull’ubicazione dei canili sanitari».
«Questa Amministrazione comunale – conclude – ha sempre avuto a cuore il benessere degli animali e ogni scelta è stata orientata in questo senso guardando agli interessi generali e non a quelli particolari. Prima della pandemia, che ha rivoluzionato anche l’agenda delle priorità, avevamo impostato un lavoro ampio e concreto per raggiungere tale obiettivo che ora può riprendere a partire dall’interessante progetto rivolto all’educazione e alla formazione che abbiamo presentato lo scorso weekend in occasione della festa della biblioteca. In collaborazione con l'associazione Naturalmente Cane e Agridog shool saranno realizzati da gennaio a marzo cinque incontri, ‘I cani in città tra diritti e doveri’, che si terranno in biblioteca con medici veterinari specializzati nel comportamento animale, educatori cinofili e professionisti del settore. La biblioteca non sarà solo la sede di questi incontri ma un luogo attivo del progetto. Già attualmente il regolamento interno consente di portare i cani in biblioteca, ma prossimamente anche grazie alla disponibilità di spazi adeguati saranno sviluppate attività specifiche di interazione uomo animale e attivati piccoli servizi di accoglienza per i cani».