E se in questa strana estate post pandemia pare che i camping saranno tra le strutture più gettonate, a Magione c'è quindi più spazio per i camperisti. La storia parte con il parere di compatibilità paesaggistica della Soprintendenza, in sede di conferenza di servizi convocata dal Comune di Magione, per deliberare il progetto di ampliamento del campeggio Parco dei pini: «L’area in ampliamento del campeggio dovrà essere destinata al solo utilizzo di tende escludendo la collocazione di camper, roulotte, casette sia mobili che fisse». Una limitazione che la società impugna – riassumono i giudici amminstrativi – sostenendo che la Soprintendenza «avrebbe unicamente la possibilità di valutare la compatibilità col vincolo paesaggistico dell’esistenza e consistenza del campeggio, non potendo spingersi invece a disciplinare e limitare le modalità di svolgimento della relativa attività». L'avvocato Mario Rampini, legale del campeggio, ha parlato di eccesso di potere, difetto dei presupposti e di istruttoria, contraddittorietà, illogicità ed ingiustizia manifesta oltre che difetto di motivazione. E il Tar (presidente Raffaele Potenza, con Enrico Mattei e Daniela Carrarelli) gli ha dato ragione.
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