Campacci di Marmore, polpette avvelenate: cagnolino in fin di vita

Campacci di Marmore, polpette avvelenate: cagnolino in fin di vita
di Umberto Giangiuli
3 Minuti di Lettura
Giovedì 3 Marzo 2022, 03:40

“Neve” è un cane meticcio  di due anni e mezzo, un maschietto vivace che ha rischiato di morire per  aver ingerito una polpetta avvelenata mentre passeggiava con il suo padroncino, in compagnia di un altro meticcio, nel parco dei Campacci di Marmore. Adesso è ricoverato in una clinica veterinaria in attesa di venir fuori dall’avvelenamento e ricominciare a correre lungo il parco.  L’episodio ha messo apprensione sia ai proprietari di cani che alle mamme che si recano a passeggiare nel parco con i loro bambini. Non è la prima volta che vengono segnalati strani involucri a due passi dall’asilo dove giocano i piccoli. Una banale distrazione è potrebbe accadere qualcosa di grave ai bambini. Per adesso ad andarci di mezzo è stato “Neve” che potrebbe salvarsi perché portato immediatamente dal veterinario.  Esattamente un mese fa furono ritrovati degli involucri sospetti, furono portati in un laboratorio e analizzati. Il referto parlò di veleno per topi, diversamente da questa volta che sembrerebbe “lumachicida” comunque un veleno il più delle volte letale se ingerito. A raccontare l’accaduto Alessio, il padrone del cane: «Come  ogni giorno sono uscito con i miei  due animali per farli correre al parco, mentre giocavo con loro,  mi sono  accorto che una delle due bestiole, in questo caso  “Neve” aveva  trovato qualcosa per terra e lo aveva ingerito. Ho pensato subito al peggio, infatti non mi ero sbagliato. Tornato a casa, il  cane ha iniziato ad avere le convulsioni – racconta Alessio- non ci ho pensato due volte, intuito che si trattava di avvelenamento, sono corso dal veterinario. La tempestività gli ha salvato la vita».

«Il problema- conclude Alessio- che il parco si presta a nascondere queste esche avvelenate.

Per esempio è stato fatto il taglio dei cespugli e gli sfalci sono stati ammucchiati prestando un sicuro nascondiglio a chi vuole fare del male ai quattro zampe». Scampato il momentaneo pericolo, però, rimane l’amarezza e la preoccupazione dei residenti e dei turisti. Gli abitanti del paese della Cascata hanno pure dei  sospetti su chi potrebbe essere l’autore di tali gesti ma fino a che non sarà colto in flagrante non possono denunciarlo, anche se hanno riferito tutto ai carabinieri. Non rimane allora che prestare la massima attenzione e sperare che le forze dell’ordine fermino al più presto questi criminali che se la prendono con il migliore amico dell’uomo. Sul problema interviene anche la Pro-loco di  Marmore con la presidente Manola Conti. «Tutti i comportamenti contro gli animali vanno condannati. Sono creature inermi che vanno tutelate». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA