Da Terni a Terni camminando tra fede e natura lungo i sentieri dei pellegrini

Da Terni a Terni camminando tra fede e natura lungo i sentieri dei pellegrini
di Francesca Tomassini
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Domenica 27 Marzo 2022, 05:30

TERNI "Non aspettiamoci un miracolo, aspettiamoci un cammino". Questo l'incipit della presentazione del Cammino dei Protomartiri Francescani. Un percorso che nutre lo spirito e gli occhi di chi sceglie di affrontare i 115 chilometri di un anello che parte e finisce a Terni e tocca i luoghi natii dei Santi Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto, primi missionari inviati da San Francesco nelle terre dei Saraceni e primi martiri dell'Ordine, uccisi in Marocco il 16 gennaio 1220. Sei tappe, Terni, Stroncone, Calvi, Narni, San Gemini e Cesi che raccontano i natali di questi cristiani e portano i segni del passaggio del poverello di Assisi. Fede, bellezza e sacrificio sono gli elementi che insieme alla natura accompagnano il pellegrino verso la meta. Armato di mappa con le indicazioni su itinerari e distanze, ognuno può scegliere il suo cammino e i modi in cui percorrerlo. «Idealmente -spiega Alessandro Corsi priore della Compagnia dei Romei che ha ideato e gestisce il cammino- si ripercorre l'itinerario compiuto da San Francesco nel 1213. Il cammino parte e arriva a Terni ma in due luoghi diversi. La partenza è dalla chiesa di Santa Maria della Pace a Valenza dove è conservato un grande ciclo pittorico di Stefano di Stasio dedicato proprio ai Protomartiri Francescani, mentre l'arrivo, e trattandosi di un cammino religioso non potrebbe essere altrimenti, è al santuario dei Protomartiri Francescani fatto erigere nel 2010 dal Vescovo Paglia, dove sono custodite le reliquie dei Santi». Un cammino giovane, ideato nel 2010 ma partito effettivamente nel 2015, che però conta già diverse centinaia di pellegrini che ogni anno percorrono i suoi sentieri. «E' un tracciato impegnativo -precisa Corsi- non tanto sotto il profilo fisico, che comunque ha la sua importanza, ma soprattutto sotto quello psicologico. Non si tratta solo di camminare ma di immergersi in un'atmosfera, entrare in empatia con la natura, le persone, i luoghi». Un cammino disseminato da luoghi dove il misticismo si fonde con la tradizione. Come il Sacro Speco di Narni dove Francesco compì il miracolo del vino, la Romita di Cesi, luogo dove la tradizione vuole che Francesco abbia composto la Exhortatio ad laudem Dei da molti considerata un primo abbozzo per il Cantico di frate Sole, oppure il Santuario presso la chiesa di Sant’Antonio, importante perchè Sant’Antonio dopo aver conosciuto i protomartiri e a aver visto le loro salme dei decise di entrare nell’ordine minoritico. «E' un cammino creato dai pellegrini per i pellegrini- precisa Corsi- come compagnia, lungo il percorso diamo assistenza ai camminatori, che possono scegliere di fermarsi in strutture donative oppure appoggiarsi ad altre private, e rilasciamo la credenziale». Dal 2017 Il Cammino dei Protomartiri Francescani è stato inserito al numero 30 nell’atlante dei cammini italiani del MIBAC prima, e attualmente presso il Ministero delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo alla sezione cammini d’Italia. Alla fine di febbraio, a Terni, è stata presentata la guida del Cammino dei Protomartiri, a cura di Fabrizio Ardito, esperto di cammini, realizzata con i fondi Por Fesr della Regione Umbria.

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