Dopo il ribaltone con il Trapani e l’ennesima prestazione contraddittoria, l’ex campione del mondo Massimo Oddo si è prodigato perché nessuno perdesse la testa: «Questa è una finale e dobbiamo dimenticare tutto quello che è successo prima – ha detto -. Dobbiamo cercare di fare una bella partita nell’approccio caratteriale e mentale. I miei sanno che c’è in ballo il futuro della società ma anche il loro e le mie valutazioni non possono essere solo tecnico-tattiche, ma anche fisiche e mentali».
Mancheranno uomini importanti come gli squalificati Gyomber e Rosi e l’infortunato Di Chiara, mentre stamattina nel ritiro di Mestre Buonaiuto effettuerà il provino per capire se potrà farcela. Per il resto Oddo dovrebbe confermare la squadra che ha affrontato Entella e Trapani. «Il Venezia è squadra discretamente tecnica – ha proseguito -, ha buona qualità a metà campo e gioca, non si chiude. Cercherà di fare la partita. Avere due risultati su tre non è sempre un vantaggio, nella mia esperienza è così. Ci vuole una gara intelligente e non dobbiamo pensare a null’altro che a vincere, senza andare all’arrembaggio, sbagliando meno possibile. Contro il Trapani abbiamo fatto quello che dovevamo poi però abbiamo smesso e ci siamo innervositi. Questa sarà una partita completamente diversa».
Questione di equilibri soprattutto mentali, visti i quattro gol gettati al vento nella ripresa e la rete del ko nel recupero contro Castori. «Penso che i miei siano consapevoli dell’importanza del risultato e spero che abbiano anche un pizzico di sana paura. Vorrei che giocassimo tutti i 90’ come nei primi 15’ contro il Trapani, magari migliorando i movimenti offensivi. E vorrei più serenità e lucidità nei momenti difficili, che riprendessimo le redini con un po’ di astuzia. Ricordo Franco Baresi che gettava palla in tribuna e poi diceva due cose i compagni, si rimettevano a posto e si ripartiva. A Chiavari lo abbiamo fatto».
All’andata perdendo col Venezia al Curi Oddo ci rimise la panchina. «Non cerco rivalse – commenta -, sono certo che la società non mi esonerò solo per quella partita. E al passato non penso mai, ho scordato la partita di 36 ore fa, figurarsi quella di sei mesi fa. Penso solo dare qualcosa a questi ragazzi e cerco di portare in salvo baracca e burattini. Ma mi fido ciecamente dei miei, sono convinto che possano far bene anche alla fine di una stagione di alti e bassi. L’alternanza di risultati è nel Dna. Ora però è il turno della gioia, abbiamo sempre reagito alle sconfitte. Nella mia testa evitiamo i play out al 100%, la mentalità deve essere questa. Sono convintissimo che il nostro campionato finirà domani…»
A dirigere la sfida Sarà Francesco Forneau di Roma1. Con lui il Perugia non ha ancora vinto (3 sconfitte e un pari), il Venezia vanta 5 vittorie, un pari e due ko.
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