Grifo, primo passo nel futuro: Goretti decide

Il presidente Santopadre consolato a fine spareggio dall'arbitro
di Antonello Ferroni
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Martedì 18 Agosto 2020, 09:15
PERUGIA - Nel momento più nero, mentre ancora in città risuona forte l’eco della sconfitta ai play out e del tonfo in Serie C al termine di una stagione da dimenticare, nata per vincere e finita come peggio non poteva, intanto il Perugia del futuro ha mosso il suo primo passo per rialzarsi.
Lo ha fatto a Fiano Romano, negli uffici del presidente Massimiliano Santopadre che, dopo avere annunciato pubblicamente l’intenzione di non mollare la presa, ha cominciato a lavorare. Anche perché di tempo ce n’è poco. Primo passo, la squadra dirigenziale cui affidarsi per quella che dovrà necessariamente essere una seconda rinascita.
Il primo incontro non poteva che essere con Roberto Goretti e Marcello Pizzimenti, gli uomini che hanno guidato il Perugia in campionati sempre positivi ma anche nella stagione costellata di errori della retrocessione. Inevitabile la verifica dei reali presupposti per continuare, un incontro in cui le parti hanno messo sul piatto tutte le loro perplessità e anche, perché no, le loro condizioni per ripartire insieme. Il primo confronto c’è stato e pare sia stato interlocutorio. Il presidente Santopadre sarebbe orientato a ripartire da Goretti, che ha posto delle condizioni e dopo il colloquio si è preso tempo per una riflessione, oggi dovrebbe dare una risposta che, alla luce di quanto è successo e delle troppe cose andate male, non si può dare per scontata. Il passo successivo sarà l’allenatore. Goretti vorrebbe la conferma di Massimo Oddo ma intanto spunta una candidatura molto forte: quella di Fabio Caserta, giovane ex tecnico prodigio (modulo preferito: 4-3-3) della promozione dalla C alla B della Juve Stabia che quest’anno è retrocesso a sua volta dalla B e ha interrotto il rapporto con le Vespe. In pochi giorni poi si dovrà pensare alla rosa. A prescindere da tutto, il Perugia rinuncerà naturalmente a tutti i prestiti e proverà a tenere una decina dei 19 giocatori di proprietà. Si dovrebbe ripartire dal portiere Fulignati, dai difensori Nzita, Mazzocchi e Righetti, dai centrocampisti Konate, Kouan e dagli attaccanti Bianchimano, Manconi (7 gol e un buon campionato nella Giana Erminio) e Melchiorri. Quest’ultimo in particolare, l’ultimo ad arrendersi in quasi tutte le sfide di campionato, potrebbe avere una sorta di ruolo da uomo-guida per il riscatto. Difficile, se non addirittura improponibile, sia per motivi economici che ambientali, che in C possano restare elementi come Gyomber, Angella, Di Chiara, Rosi e Falzerano ma anche Monaco (di ritorno da Cosenza) e Moscati (da Trapani), mentre Falasco, Buonaiuto e Sgarbi avrebbero richieste e potrebbero partire.
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