Santopadre e il patto del Grifo

Santopadre e il patto del Grifo
di Antonello Ferroni
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Mercoledì 17 Giugno 2020, 13:00
PERUGIA - Altro che lasciare, Massimiliano Santopadre raddoppia. Anzi, di più. Il suo Perugia si avvicina a grandi passi alla ripresa del campionato e il presidente tira fuori il colpo di teatro, la mossa per stimolare a dovere i grifoni chiamati ad un rush finale complicato, prima annunciata lunedì sera in tv e poi attuata il giorno dopo davanti a Cosmi e i grifoni.
«Devo ringraziare un gruppo di giocatori ed un allenatore e il suo staff straordinari per avere capito le esigenze del club – aveva annunciato ospite a ‘Grifo Stadium’ di Tef Channel -. Metteremo un premio promozione molto alto perché vorrei che venissero premiati con qualcosa di straordinario e metteremo anche un piccolo premio salvezza per i 45 punti. Siamo stati sinora protagonisti di un campionato strano ma la rosa è valida e non è ancora finita. Se dovessi andare in A farei solo tre ritocchi. Dobbiamo credere in noi stessi, ogni obiettivo può essere raggiunto. E poi con gli stadi vuoti tutte le partite saranno da tripla, bisogna credere in noi stessi. Ai giocatori dirò che queste dieci partite determineranno la loro carriera, il girone di andata ormai non se lo ricorda più nessuno…».
Detto, fatto. Ieri mattina il presidente ha incontrato una delegazione dei grifoni composta da capitan Rosi, Falcinelli e Buonaiuto, annunciando un premio a obiettivi a scalare partendo dalla promozione, passando per i playoff e finendo con la salvezza. Quindi il presidente si è seduto al tavolo del bar del Museo con Cosmi, Goretti e Pizzimenti nel preciso intento di saldare ulteriormente il patto d’acciaio. «Iemmello? Ha un altro premio a 20 gol e poi a 25 – aveva continuato il presidente in tv -, ma deve capire che nessuno potrà fare 10 partite e non possiamo dipendere da un solo giocatore. Spero che faccia altri 17 gol e che arrivino anche quelli di Falcinelli e degli altri perché solo da squadra si arriva al traguardo».
STRABISMO DA GRIFO
«Arriva il calcio vero in una situazione non semplice – aveva continuato -, il mio Grifo dovrà essere strabico, ovvero capace di guardarsi sia avanti che indietro. Ad Ascoli sarà una guerra, loro avranno una partita in più nelle gambe ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e a vincere i duelli individuali».
COSMI E GORETTI
Dato il definitivo benservito a Fernandes (‘E’ stato un oggetto misterioso e non ha voluto rinunciare a nulla, per me può stare dove sta’), mandato un messaggio agli abbonati (‘l’anno prossimo avranno uno sconto in base al numero di partite che avranno perso’), Santopadre ha anche trattato pubblicamente l’argomento-rinnovo di Cosmi, confermando in toto le indiscrezioni uscite a suo tempo. «Con Cosmi ho già parlato – ha detto -, il suo contratto sarà prolungato di due mesi in deroga come gli altri dei giocatori in scadenza. Lui sta facendo un buon lavoro così come tutto lo staff ma ha preso una squadra ottava e che ora è 14ª. Aspettiamo 5-6 partite, cerchiamo di capire quali saranno gli obiettivi, se avrà migliorato il Perugia bene, altrimenti mi verrà più difficile pensare ad altro. Poi non contano solo i risultati, dell’allenatore sono soddisfatto. E’ meglio di quello che pensavo e mi piace il fatto che si sia messo a disposizione della società. Goretti? Per me è un grande direttore sportivo non sarò certo io a mandarlo via. Quando sarà il momento migliorerà la sua posizione, io non vorrei mai perderlo e non mi sembra che ci siano i motivi per pensare una cosa del genere».
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