PERUGIA - «Serve una vittoria per scacciare via le brutte situazioni e ritrovare l'autostima. Che in situazioni come questa rischia di finire sotto i piedi. Tante volte mi sono trovato in situazioni in cui sembrava tutto andare male, poi è bastato poco per cambiare radicalmente una stagione. Bisogna lavorare: il problema non esiste, vanno trovate le chiavi per superare questo momento». Così Baldini alle telecamere di Umbria Tv a fine gara: il Perugia perde ancora, battuto dal Como che fino al fischio iniziale del match era ultimo in classifica, e tocca con mano l'amarissima realtà dell'ultimo posto in classifica.
Al di là dell'1-0 subito ad opera di Arrigoni, in gol al 34' del primo tempo, quello che maggiormente ha colpito qualunque tifoso abbia visto la partita è stata ancora una volta l'immensa difficoltà palesata dai biancorossi a creare qualche pericolo alla porta avversaria: a parte un paio di conclusioni di Di Carmine e un tiro di Luperini, la presenza del Grifo sottoporta in oltre cento minuti di partita (recuperi compresi) è stata quasi impalpabile.
Urge trovare soluzioni, probabilmente più mentali che tattiche anche se qualche scelta iniziale e in corso d'opera (Lisi sulla inea dei trequartisti nel 4-2-3-1, Di Carmine a disagio nel giocare da unica punta, un Casasola entrato nella ripresa e che non riesce più ad affondare e mettere in mezzo un pallone, Strizzolo ala sinistra lui che invece potrebbe essere il terminale offensivo) non appare chiarissima, perché c'è una dura realtà con cui fare i conti: il Perugia è desolatamente ultimo e sembra non avere le forze per risollevarsi.