Guerra al razzismo, il Coni: «Pronti
anche noi a dipingerci la faccia di nero»

Guerra al razzismo, il Coni: «Pronti anche noi a dipingerci la faccia di nero»
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Lunedì 17 Febbraio 2014, 19:27 - Ultimo aggiornamento: 19:28
PERUGIA - A fianco dei ragazzi della squadra perugina del Collepieve, nella loro partita verso il razzismo in cui sono incappati alcuni loro compagni di colore, il presidente del Coni regionale Domenico Ignozza: Anche io sono pronto a dipingermi il volto di nero per dire no al razzismo.



Domenica, gli Allievi della polisportiva Collepieve di Perugia sono scesi in campo con le facce dipinte di nero e facendo il primo minuto di "sciopero". Ora sono pronti a fermarsi fino al novantesimo se gli episodi dovessero ripetersi.



A spiegare il senso della protesta è il presidente della polisportiva, Stefano Violini. «Abbiamo 137 ragazzi - dice - di cui il 60 per cento stranieri. Molti di colore e con situazioni familiari disagiate. Da noi i ragazzi non pagano, cerchiamo di dare loro un'alternativa, anche attraverso lo sport. Ma in campo a volte incrociamo chi non sa capire e non perde occasione per gridare parole pesantemente razziste. È ora di fare rispettare i regolamenti. Nel caso di fatti del genere l'arbitro sospenda la partita e mandi tutti a casa».



Ieri mentre gli allievi sperimentali del Collepieve rimanevano in campo immobili per i primi 60 secondi di gioco, gli avversari della Pievese, d'accordo con loro, si passavano la palla per attenderli. Un'iniziativa decisa dopo che nei giorni scorsi uno dei giovani atleti della polisportiva - spiega il presidente - era stato fatto oggetto di un insulto, seppure da parte di una sola persona. «L'arbitro ha sentito - sostiene Violini -, ma non ha interrotto la partita come avrebbe dovuto fare da regolamento. Non è così che si dà un segnale forte».



«Dobbiamo dire basta - ribadisce Violini - a questo scempio tutti insieme. Se certi episodi dovessero ripetersi senza la sospensione della gara da parte dell'arbitro ho già in programma altre iniziative. I ragazzi del Collepieve si fermeranno subito e resteranno immobili per tutta la gara, finchè non arriverà il fischio finale».



Iniziativa subito appoggiata dal presidente del Coni umbro. «Sono completamente al fianco di questa battaglia contro il razzismo - spiega Ignozza - e se il presidente della società Violini mi inviterà andrò anche io a dipingermi il viso di nero o a sostenere qualunque iniziativa volesse intraprendere. Lo sport deve rappresentare un mezzo per abbattere le barriere razziali e non il contrario. Cominciamo - conclude Ignozza - a dare il buon esempio».
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