Cosmi & Grifo, più per amore che per soldi

Cosmi & Grifo, più per amore che per soldi
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Giovedì 28 Maggio 2020, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 17:42
PERUGIA -  Diciamolo subito: nel Perugia nessuno ha già affrontato lo spinosissimo argomento, naturale che si preferisca attendere che venga individuata una soluzione collettiva, sperando di riuscire ad adeguarvisi. Ma il caso dei tesserati in prestito o in scadenza di contratto tiene banco, così sarà fino a quando la Figc non intraprenderà una qualche strada (si parla di modifica delle Noif per il prolungamento automatico dei contratti) che finirà per scontentare questa o quella parte in causa. Allo stato attuale la situazione è… assurda: i giocatori di proprietà del Perugia non hanno problemi, perché tra il contratto di quest’anno ed il prossimo percepiranno in ogni caso l’intero ammontare dello stipendio meno il mese e mezzo tagliato causa pandemia. Ma i prestiti (Iemmello, Vicario, Falcinelli, Nicolussi Caviglia, Benzar, Capone e Carraro) e i grifoni in scadenza (Greco, Albertoni) così come Serse Cosmi e il suo staff, rischiano di restare… tagliati fuori. Massimiliano Santopadre non si è ancora pronunciato, ma pare che i presidenti di B per ora facciano spallucce non avendo alcuna intenzione di emettere busta paga anche a luglio ed agosto allungando la stagione 2019-2020 e facendola così diventare di 14 mesi. L’uomo del Ponte nel gennaio scorso è tornato sulla panchina biancorossa dopo tre lustri firmando un contratto di soli sei mesi, in scadenza anch’esso il 30 giugno 2020. E oggi si ritrova nella situazione di chi potrebbe lavorare otto mesi percependo… quattro stipendi. Non sarà certo un problema trovare l’accordo con Cosmi ‘cuore di Grifo’ al pari di un Falcinelli per altri due mesi o per altri vent’anni, intendiamoci. L’assurdo della situazione che lo riguarda va però sottolineato. Così come va sottolineata la situazione di Pietro Iemmello, destinato a restare a Perugia in caso di A (c’è l’obbligo di riscatto) e a tornare a Benevento in caso contrario. Iemmello per venire a Perugia ha accettato di ridursi l’ingaggio (500mila euro di cui il Perugia paga la metà) e in Campania tornerebbe a percepire la cifra precedente. Teoricamente per luglio e agosto può chiedere l’aumento. Meno problematica, per dirle tutte, la situazione di un Nicolussi per cui il Perugia (che vorrebbe confermarlo) potrebbe fare volentieri un sacrificio economico considerando i notevoli premi di valorizzazione in base alle presenze in arrivo dalla Juve.
Si decide questa sera con l’incontro tra Figc e Governo la ripartenza del Calcio e anche della Serie B, che potrebbe riaprire i battenti il 23 giugno con il recupero Ascoli-Cremonese e il 27 (nel caso ci sarebbe Ascoli-Perugia al ‘Del Duca’ a porte chiuse) con la prima delle dieci giornate da recuperare. Dieci giornate da disputare in sei settimane e l’ipotesi di chiudere la stagione martedì 28 luglio (Venezia-Perugia), quindi playoff e playout l’1 e il 4 agosto fino alla finale il 20 agosto. Intanto ieri mattina tutto il gruppo-squadra ha effettuato i tamponi e altrettanto farà sabato mattina assieme a nuovi test sierologici, in attesa (già da domenica) di dare il via agli allenamenti di gruppo.
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