Assisi, nuovo colpo alla banda dei furti:
preso con 300 capi di cachemire. L'indagine si estende ad altri raid

Assisi, nuovo colpo alla banda dei furti: preso con 300 capi di cachemire. L'indagine si estende ad altri raid
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Venerdì 5 Dicembre 2014, 10:50 - Ultimo aggiornamento: 11:30
ASSISI - La prima "botta" l'hanno incassata lo scorso 11 novembre, quando avevano preso uno della banda a bordo di una Bmw (tra le auto della black list con cui vengon commessi furti a ripetizione) a Ospedalicchio. Nelle ultime ore, la banda di ladri che colpisce tra Assisi e Perugia ne ha presa un'altra, sempre ad opera dei carabinieri di Assisi.



Alle prime luci dell’alba i militari in borghese guidati dal Maggiore Sivori ed impegnati a monitorare costantemente gli spostamenti di uno dei giovani sospettati di essere parte integrante della “banda” lo hanno visto partire alla guida di una Golf diretta a gran velocità sul raccordo Siena – Bettolle. Gli inquirenti sono riusciti con non poca difficoltà a seguire l’auto che da successivi accertamenti è risultata rubata lo scorso 27 novembre a Perugia.



L’inseguimento a folle velocità si è protratto fino ai confini con la Toscana quando è stato richiesto anche l’ausilio di una pattuglia della Polizia Stradale di Arezzo. Il giovane, vistosi braccato ha tentato ripetutamente di speronare le due pattuglie e di fare fuoriuscire di strada gli equipaggi: per questo dovrà rispondere anche del reato di resistenza a Pubblico Ufficiale. Sono stati attimi di follia quelli che hanno avuto come protagonista il giovane serbo risultato alla guida del mezzo rubato: solo la bravura e l’esperienza dei militari hanno fatto sì che l’inseguimento si concludesse con un lieto fine all’interno dell’area di servizio “Civitella” in provincia di Arezzo.



L’immediata perquisizione personale e veicolare ha permesso di ritrovare circa trecento capi in cashmere rubati ad una ditta di Cannara lo scorso 29 novembre, guanti, sofisticate ricetrasmittenti utilizzate con ogni probabilità per comunicare con gli altri componenti del gruppo e numerosi arnesi da scasso. La refurtiva è stata interamente riconsegnata al proprietario.



Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero anche altri furti, consumati o tentati, commessi sempre in pregiudizio di un altro paio di ditte di abbigliamento della zona.



Per l’autore del fatto, irregolare sul Territorio Nazionale ma incensurato si sono aperte le porte del carcere di Arezzo. L’accusa è di ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli: il fermato dovrà spiegare al Giudice per le Indagini Preliminari di Arezzo perché si trovasse a bordo di quella macchina rubata a Perugia e le ragioni che lo hanno visto in possesso di circa trecento capi di cashmere.
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