La buona notizia: in Umbria il contagio rallenta di più che nelle altre regioni

La buona notizia: in Umbria il contagio rallenta di più che nelle altre regioni
di Fabio Nucci
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Lunedì 6 Aprile 2020, 10:45
PERUGIA - Con 11 contagiati ogni 10mila residenti, l’Umbria resta sotto la media nazionale quanto a diffusione del virus, misurata da un’incidenza cumulativa pari a 17. Ma con 270 nuovi casi in nove giorni, con un’avanzata del 27,9%, la regione ora è quella dove l’infezione si sta propagando in maniera più contenuta. E i dati di ieri confermano tale tendenza, col totale dei positivi salito a 1.239 per effetto di 29 nuovi casi certificati, pari al +2,4% giornaliero, percentuale che consolida la frenata iniziata tre giorni fa. «La Regione sta adottando tutte le misure utili per arginare la diffusione dell’infezione da Covid-19 – sottolinea l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto - e i numeri di questi giorni, che registrano una riduzione dei nuovi contagi e un aumento di guariti, depongono a favore delle politiche adottate». Il numero del giorno è quel +17 che si registra tra i guariti, l’incremento più elevato mai registrato con ben 56 persone che si sono lasciate alle spalle definitivamente il virus. Tendenza simile per i “clinicamente guariti”, diventati asintomatici ma ancora non negativi al tampone: sono 242, con un +39 che è il terzo incremento più alto. Sull’altro versante si registrano due nuovi decessi, un uomo di 87 anni residente a Baschi, morto nella notte tra sabato e domenica al Santa Maria della Misericordia di Perugia, e un folignate di 88 anni deceduto al San Giovanni Battista. Il numero è dunque salito a 43, con un tasso di mortalità del 3,5 su cento positivi totali (in Italia, 12,3%). Ne consegue che per la seconda volta dall’inizio dell’emergenza, la curva dei malati (gli attualmente positivi) è tornata a scendere. Il totale dei ricoverati e dei sintomatici in isolamento ieri alle 8 era di 898, con una flessione di 29 casi rispetto al giorno precedente. È la seconda volta che si registra una riduzione dei malati dopo il -63 del 30 marzo. Anche la pressione sugli ospedali regionali e territoriali si sta allentando e ieri il numero dei degenti è sceso a 204, 45 dei quali sono ricoverati in terapia intensiva: uno in più rispetto a sabato. È tornato a salire il numero delle persone “in osservazione”: ieri in 418 sono stati posti in isolamento domiciliare in quanto venuti a contatto con soggetti positivi al virus. Considerando i 29 nuovi positivi, si calcola un rapporto di 14 contatti ogni nuovo caso, ma dal clou del contagio, tale quoziente è passato da 22 a 3,7; anche per effetto delle misure di distanziamento personale adottate. In 5.663 (248 in più rispetto a sabato) hanno invece visto trascorrere i 14 giorni di “sorveglianza” necessari dopo il contatto con un soggetto positivo. Tra i Comuni, con 4 nuovi casi, Giove si conferma quello con un più alto tasso di contagio (un positivo ogni 100 residenti), ma salgono anche Costacciaro (un caso in più, uno ogni 232), Città di Castello (+6, uno ogni 365), Città della Pieve (+1, uno ogni 367) e Umbertide, con tre nuovi casi.
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