Botte e urla in viale Brin, i residenti: «Tutte le sere la stessa storia, un caos»

Botte e urla in viale Brin, i residenti: «Tutte le sere la stessa storia, un caos»
di Nicoletta Gigli
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Martedì 28 Luglio 2020, 08:34 - Ultimo aggiornamento: 15:48

TERNI La violenza esplode allo undici di domenica sera. Davanti ad un bar di viale Brin c'è un folto gruppo di stranieri che inizia a litigare di brutto. Dalle parole ai fatti, come sempre accade, il passo è breve. Al punto che nel giro di pochi minuti tra gli extracomunitari che si stanno affrontando, che sono almeno una quindicina, volano anche schiaffi e pugni. A dare l'allarme è uno dei residenti dei palazzi popolari che si trovano a qualche centinaio di metri dall'acciaieria. Sul posto in pochi minuti arrivano due pattuglie della squadra volante e altri due equipaggi dei carabinieri ma nel frattempo i protagonisti della rissa sono già spariti nel nulla. Di loro non sembra esserci traccia. Lungo viale Brin sono rimasti solo alcuni abitanti, compresi quelli che poco prima avevano allertato le forze di polizia temendo che la lite potesse degenerare nel sangue. E sono persone a dir poco esasperate per quelle liti tra gente ubriaca o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti che, raccontano, sono ormai all'ordine del giorno. Poliziotti e carabinieri, arrivati in forze, si mettono a dare la caccia ai responsabili dell'ennesima baruffa. Setacciano tutte le vie che collegano viale Brin a via Rosselli e via del Raggio Vecchio e provano a cercare i responsabili della violenta lite anche dentro i palazzi della zona. Ricerche che purtroppo saranno vane, e anche questa non è una novità, perché gli autori del parapiglia se la sono data a gambe quando hanno capito che di lì a poco sarebbero intervenute le forze dell'ordine. Qui ormai non viviamo più si lamenta un uomo che ha le finestre proprio sopra al locale e che non sopporta più di dover assistere a scene di violenza gratuita. Tutte le sere si ripete la stessa storia, con risse tra bande di delinquenti che ci costringono a chiamare polizia e carabinieri e che poi riescono sempre a farla franca. Tra i residenti, che hanno i nervi tesi e non sopportano più questa situazione, c'è pure chi inizia a pensare di farsi giustizia da solo: Una volta o l'altra invece di chiamare le forze dell'ordine li sistemo io - dice un uomo che abita qui da quando era bambino. Vado giù e li ammazzo. Mi creda, la situazione è al limite, non si può andare avanti così. L'esasperazione della gente va in scena in un'area da anni in preda al degrado. Che si trova a pochi passi da quel parco Rosselli, chiuso da anni a famiglie e bambini, frequentato giorno e notte da spacciatori e balordi.
 

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