Botta e risposta tra sindacato e Treofan. Però ancora si tratta su tutti i tavoli

un reparto della Treofan
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Sabato 25 Luglio 2020, 17:43
Un’alea di speranza nonostante le parole forti da parte della direzione aziendale di Treofan e la risposta dei sindacati c’è ancora: le due lettere, che si sono quasi incrociate sul tavolo del Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico, tra venerdì sera e sabato mattina, non chiudono drasticamente ad una conclusione positiva della vertenza. Certo, non sarà facile digerire le accuse da parte del sindacato, accuse forti da parte dell’amministratore delegato Manfred Kaufman, il quale ha indicato la lotta sindacale la causa della perdita delle commesse, registrate in questo periodo. La risposta è stata comunque forte, ribadendo il pieno diritto di portare avanti lotte sindacali nel pieno rispetto della legge. Un aspetto positivo è stato anche la fermezza sindacale, che non si è spaccata per difendere interessi regionali, vedi lo stabilimento di Brindisi, ma offrendo una risposta unitaria.
Ora si aspetta la prossima mossa, quella delle vere proposte al Mi.S.E. da parte di Treofan, con le quali poter rilanciare lo stabilimento ternano, senza il quale, lo hanno detto praticamente tutti, potrebbe vacillare l’intero Polo Chimico ternano. Poi si aspetta pure una qualche mossa della Regione che, pur presentissima durante le trattative, ancora non ha presentato una azione per “mettere qualcosa sul piatto”, finanziamenti, cioè, per quell’area. Dice il consigliere regionale Thomas De Luca: “Bisogna far diventare il Polo Chimico il  più appetibile possibile. Anche per la Treofan”.

Per ogni considerazione si rimette di seguito il comunicato che le segreterie nazionali hanno diffuso stamattina, sabato 25 luglio.

Dopo diciotto mesi in cui le scriventi Organizzazioni ed i Lavoratori, hanno denunciato atti e politiche volte al depauperamento dello stabilimento, a vantaggio di altri stabilimenti di Treofan e di Jindal, chiedendo all'azienda di sospendere un disegno, siamo a registrare l'ennesimo tentativo di ascrivere la perdita dei clienti dello stabilimento ternano alle iniziative legittime di lotta messe in atto dai Lavoratori, dopo il fallimento, a causa della indisponibilità aziendale, di tracciare un piano di garanzia e sviluppo pluriennale per lo stabilimento. Un atto legittimo, quello di lotta, dovuto e doloroso arrivato solamente alla fine del percorso durato lunghi mesi, messo in atto a causa di continue mancate risposte e|o addirittura dichiarazioni di chiusura dello stabilimento ternano. Il Sindacato ed i Lavoratori hanno sempre mantenuta aperta la porta del dialogo e apprendono solo oggi con ritardo di giorni, rispetto ai tempi stabiliti anche con il Mise l'ennesima indisponibilità al confronto sul documento inviato il 15 luglio u.s.., documento che tracciava e rimarcava il percorso definito nell’incontro al tavolo Ministeriale ed al quale la stessa Treofan aveva dichiarato un’apertura di discussione su alcuni temi proposti. Tentare di responsabilizzare i Lavoratori e le Organizzazioni Sindacali, rispetto alla perdita dei clienti, dopo averli serviti da altri stabilimenti; dopo avere comunicato della indisponibilità dal mese di febbraio di una serie di prodotti dello stabilimento ternano, in quanto la produzione sarebbe stata sospesa, con la sostituzione degli stessi con altri prodotti Jindal.
La lettera aziendale citata in apertura non fa che confermare le nostre preoccupazioni e porta le scriventi Segreterie Nazionali a coinvolgere nuovamente i Lavoratori attraverso un’assemblea, con la quale si valuteranno e si decideranno le azioni a questa ulteriore mancata risposta. Inoltre, si richiede al Ministero dello Sviluppo Economico di proseguire sulla linea intransigente emersa nelle ultime ore, a difesa del Lavoro e delle produzioni del nostro Paese, attraverso la definizione di un accordo di programma, nel quale assumere un ruolo di garanzia per entrambe le parti, che sancisca in maniera definitiva e prioritaria il trasferimento della taglierina dallo stabilimento ex Treofan di Battipaglia, l’installazione dei Fluff Silos per ridurre gli scarti e nel contempo prevedere un progressivo aumento dei volumi produttivi da definire attraverso un percorso modulato nelle tempistiche, contestualmente alla necessaria valutazione sul rigranulatore come previsto nella proposta sindacale del 15 luglio. Riteniamo che questa sia l’unica strada percorribile per ricomporre questa drammatica vertenza che sta compromettendo il futuro di tanti lavoratori e il tessuto industriale del territorio Ternano e di un tassello importante nel sistema del film in polipropilene del nostro paese.
Per quanto attiene alla gestione degli scarti stoccati all'interno dello stabilimento, si conferma la totale disponibilità di tutti gli operatori per ogni prestazione relativa alla sicurezza dell'azienda, del sito, dei luoghi di lavoro e ovviamente di tutti i lavoratori.”
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