Bolletta pagata in ritardo, un giorno e mezzo al freddo. Incubo distacchi selvaggi

Bolletta pagata in ritardo, un giorno e mezzo al freddo. Incubo distacchi selvaggi
di Fabio NUcci
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Mercoledì 23 Marzo 2022, 08:04

Tra rincari, pagamenti e richieste di rateizzazione, destreggiarsi tra le utenze domestiche per una famiglia è diventata un’impresa quasi impossibile. Per un pagamento saltato c’è anche chi è rimasto al buio e al freddo, mentre per un misuratore difettoso, un piccolo condominio ha ricevuto una fattura di oltre 43mila euro. Un superlavoro per le associazioni dei consumatori che in 9 casi su 10, quotidianamente, ricevono segnalazioni su problematiche con le utenze di luce e gas.
L’intervento del Codacons Umbria si è rivelato decisivo per sbloccare la situazione di una famiglia di Perugia che tre giorni fa, dopo aver saldato una fattura arretrata, ha subito il distacco della fornitura di gas. «Procedere senza preavviso è una pratica altamente scorretta, considerando anche le temperature attuali», spiega Carla Falcinelli. «Abbiamo preso in carico il caso, ma il gestore pretendeva la delega dell’utente per accedere alla sua posizione, una cosa mai successa». Dopo un giorno e mezzo senza acqua calda e riscaldamento, la fornitura è stata comunque ripristinata. L’utente ha raccontato di aver scoperto il distacco dopo le verifiche effettuate dal tecnico, chiamato perché convito si fosse trattato di un guasto all’impianto. «Ha trovato i sigilli apposti al contatore, confermando che quando chiamati dai gestori hanno la disposizione di chiudere la fornitura senza avvisare l’utente». Un altro caso del quale si sta occupando il Codacons riguarda una signora perugina che ha accumulato 4mila euro di arretrati per la fornitura di energia elettrica. «È stata avvisata oggi (ieri, ndr) via mail dal gestore – spiega Falcinelli – che le ha dato 24 ore di tempo per pagare subito il 50% e l’altra metà a rate. Avevamo chiesto la rateizzazione giovedì scorso e la società ha risposto minacciando il distacco. È diventata una giungla». Un anziano si è invece scoperto cliente di una società sconosciuta. «Ci ha detto di non aver cambiato gestore, invece, dopo aver rintracciato il servizio clienti – spiegano dal Codacons – ci è stato risposto che erano in possesso di un contratto vocale che non basta per un servizio di pubblica utilità. Molte situazioni stanno diventando ingestibili». Tanti consumatori, come concesso dal Governo, si stanno poi muovendo per chiedere la rateizzazione, ma spesso la dilazione è approvata quando è già tempo di pagare la scadenza successiva. «Abbiamo chiesto 20 giorni fa la rateizzazione di una fattura di 230 euro per conto di una pensionata – racconta la presidente Falcinelli – e dopo aver sollecitato ci è stato risposto che stavano valutando. Nel frattempo l’utente ha ricevuto la bolletta successiva e ora si ritroverà a pagare metà della prima e metà della seconda fattura: in tale misura adottata dal Governo non vediamo tutti questi vantaggi per i consumatori».
Assistere gli utenti in tali passaggi è diventato l’impegno principale per le associazioni. «Tra telefonate e accessi al nostro sportello di Perugia – spiega Damiano Marinelli, presidente Unc Umbria – assistiamo circa 10 persone al giorno, 9 delle quali per problematiche legate a luce e gas. Molti ci chiedono di verificare i conteggi, ma la maggior parte dei casi non ci sono errori e magari chiediamo le rate, spostando solo in avanti il problema. A febbraio ci sono famiglie che, anche per un uso indiscriminato di luce e gas, hanno visto triplicato l’importo della bolletta». In un caso, invece, un piccolo condominio a febbraio si è visto recapitare una bolletta di oltre 43mila euro per un riconteggio di consumi di gas tra ottobre 2016 e gennaio 2022. «All’amministratore, il servizio clienti ha spiegato che l’importo è legato al malfunzionamento del contatore - racconta Marinelli – che come appurato era stato sostituito per ben due volte. Per questo ci è stato chiesto di intervenire per fare chiarezza sull’importo reale che tali famiglie dovranno versare. Paradossalmente, quando ci sono in ballo cifre così elevate, c’è più margine per trovare una soluzione condivisa; per importi più bassi, invece, trovare un accordo è più difficile».

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