Bianconi: «Io, civico di ferro, ecco perchè alle
ultime elezioni ho votato Alemanno»

Bianconi: «Io, civico di ferro, ecco perchè alle ultime elezioni ho votato Alemanno»
di Ilaria Bosi
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Lunedì 23 Settembre 2019, 20:13 - Ultimo aggiornamento: 20:31
NORCIA – Vincenzo Bianconi racconta di aver deciso di candidarsi «dopo tre giorni senza mangiare e dormire e quattro chili persi… Adesso che ho sciolto questa riserva - dice - sono carico, pieno di energie, mi sento leggero perché sto facendo del mio meglio con l’integrità che ho sempre avuto e questo mi fa stare benissimo. È la scelta giusta».
Perché candidarsi alla guida dell’Umbria?
«Credo che quando hai l’opportunità di metterti a servizio di un progetto così grande, non puoi tirarti indietro. Io in 22 anni mi sono dedicato, da una posizione diversa – quella di presidente di un’associazione di categoria -, a cercare di dare un contributo per migliorare la nostra regione. Questa è un’opportunità grande e l’ho capito questa mattina (domenica, ndr), un'opportunità che dovevo cogliere per non trovarmi a 70 anni a guardarmi indietro con il rimpianto di non aver dato il mio contributo migliore possibile a questa regione, al futuro dei miei figli, per paura».
Quindi ha deciso.
«Ho messo da parte i miei progetti personali e ho deciso di provarci, di fare quello che ho sempre fatto, di affrontare questa sfida con determinazione, passione, umiltà e soprattutto rettitudine, la stessa che mi ha sempre accompagnato negli ultimi 22 anni di vita associazione. Non c’è un imprenditore che mi ha conosciuto che non mi può riconoscere chiarezza, trasparenza e rettitudine, nessuno. Poi posso non essere piaciuto, ma sull’onestà intellettuale nessuno può dire niente».
Che sfida sarà?
«Sarò aperto a tutti gli umbri per fare bene per tutti, cercando le migliori persone possibili che potrà esprimere il nostro Paese, per mettere insieme la migliore squadra di governo per questa regione».
A Pd e 5 Stelle cosa ha chiesto?
«Devo dire, con piacere, che prima che io gli chiedessi di avere libertà nell’eventuale composizione della giunta, sia Verini che Liberati mi hanno detto: “Noi vogliamo che tu sia totalmente libero di costruire la migliore squadra per portare questa regione verso il futuro”. E questo era quello che volevo sentir dire, perché il giorno in cui dovrò mettere in discussione la mia integrità morale sarà il giorno in cui vedrete arrivare le mie dimissioni. E questo non accadrà, l’ho promesso ai miei figli e lo prometto agli umbri».
Ha parlato con Di Maio e Zingaretti?
«Sì, ho parlato con loro, ma ho parlato anche con molte liste civiche, mondi dell’associazionismo, imprenditori che mi conoscono da sempre. A loro ho detto: io sarò sempre io».
Quali priorità per l’Umbria?
«L’Umbria ha diverse aree di intervento, ma di questo parleremo nei prossimi giorni».
Nel dopo-sisma, come imprenditore, si è contraddistinto per essere sempre stato una voce propositiva ma molto critica.
«Assolutamente sì».
Come affronterà la questione terremoto?
«Il terremoto è una piaga che - fortunatamente, dico io -  colpisce soltanto una piccola parte della nostra regione. Questa piccola parte deve essere supportata con dignità e con piccole cose concrete; tutte quelle cose, insomma, che tutti noi vorremmo avere se un terremoto, un’alluvione o una tromba d’aria colpisse le nostre zone: tutele, soltanto tutele. E un miglioramento, ovvio, della ricostruzione».
Altre sfide?
«Questa sarà una delle mille sfide, perché l’Umbria ha tante aree operative nelle quali si può e si deve fare meglio: legalità, trasparenza, ritornare a premiare sempre più il merito, il merito assoluto e l’interesse collettivo. Poi bisogna fare delle scelte e scegliere che regione vogliamo essere, perché non possiamo fare tutto. Questi saranno temi ampi che io vorrò discutere e su cui vorrò confrontarmi con i vari mondi, reparto per reparto, che compongono questa nostra regione. Insieme sceglieremo il meglio, a porte aperte e insieme agli umbri».
Con Fora ha parlato?
«In queste ore stiamo parlando con tutti, perchè con tutti quelli che vorranno insieme a me costruire un'Umbria migliore, metteremo a punto la bozza di programma».
Lei è una figura veramente civica?
«Assolutamente sì. Io nelle ultime quattro elezioni ho votato per quattro aree politiche diverse, perché credo che siano le persone a fare la differenza. E io credo alle garanzie che danno le persone più che il resto».
È vero che alle ultime amministrative di Norcia ha votato per Nicola Alemanno, sostenuto dal centro destra?
«Sì, nel mio Comune ho sostenuto il sindaco Alemanno, perché per me era la migliore persona, in quel momento, per portare avanti il lavoro che aveva intrapreso dopo il terremoto. Ribadisco: sono un uomo libero e mi è stata garantita la libertà di scegliere il meglio».
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