Baschi, vandali in azione al Parco della Solidarietà. Festeggiano Halloween imbrattando panchine e giochi

Baschi, vandali in azione al Parco della Solidarietà. Festeggiano Halloween imbrattando panchine e giochi
di Francesca Tomassini
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Giovedì 3 Novembre 2022, 13:35

BASCHI Una notte da horror. Altalene e panchine imbrattate. Aree gioco inagibili, da due giorni operai al lavoro per ripulire. La segnalazione arriva direttamente dal sindaco Damiano Bernardini che proprio ieri in una nota ha denunciato gli atti vandalici commessi ai danni delle strutture del Parco della Solidarietà. Tutto sarebbe accaduto durante la notte di Halloween, quando ignoti hanno bivaccato nell'area gioco, lasciando resti di cibo e bevande, e sporcato arredi e strutture. Ovunque. «Il mattino dopo (1 novembre ndr) abbiamo trovato tutto ricoperto da una sostanza biancastra e collosa - ha spiegato Bernardini - probabilmente farina mista a colla vinilica e carta. Un miscuglio difficilissimo da rimuovere tanto che dopo due giorni ancora non siamo riusciti a ripristinare i luoghi. Abbiamo dovuto dotarci anche di una idropulitrice, di cui non disponiamo». A finire sulla graticola dell'opinione pubblica, i festeggiamenti per Halloween e i ragazzi, ritenuti fra i maggiori indiziati. «Penso che gli artefici dovrebbero ripulire - commenta una residente - un pò di educazione civica sul campo non guasterebbe». Non è la prima volta che le strutture all'interno del parco vengono vandalizzate. «L'area è molto vasta - continua Bernardini- e alcune zone sono più defilate e nascoste. Un problema che si è posto anche quando abbiamo valutato l'istallazione di telecamere di sorveglianza».  «Non possiamo sapere chi sia stato - precisa - comunque in generale, da tempo stiamo portando avanti dei progetti di educazione civica nella scuola secondaria di primo grado. Io stesso sono andato più volte a parlare ai ragazzi proprio per portare avanti un percorso di educazione fin da giovanissimi, al rispetto della cosa pubblica. Questo perchè crediamo fermamente che lo strumento migliore sia la prevenzione, non la repressione o la punizione. Ho voluto scrivere il post sulla mia pagina pensando proprio che magari, se i responsabili fossero davvero i più giovani, frequentando i social possano leggerlo e sentirsi chiamati in causa, e chissà magari farsi avanti per ripulire». Una dinamica che si era verificata ad Avigliano Umbro qualche anno fa. In quell'occasione dei ragazzini avevano sporcato il muro del cimitero del paese con delle scritte oscene ma nel giro di qualche ora, pentiti, si erano fatti avanti e avevano ripulito tutto.

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